Centinaia di persone, tra cui molti turisti, hanno assistito all'incontro con il magistrato Nicola Gratteri che si è tenuto ieri pomeriggio in piazza Stella Maris a Tortora. Il procuratore di Gerace, da qualche mese passato alla guida della procura di Napoli, ha presentato il suo ultimo libro "Il grifone", edito da Mondadori e scritto a quattro mani con Antonio Nicaso
L’opera parla della capacità della 'ndrangheta di adattarsi alle nuove tecnologie. Gratteri, nel corso dell'evento, è stato intervistato dal giornalista di Panorama Egidio Lorito ed ha risposto senza filtri alle domande sulla riforma della Giustizia e sul caos intercettazioni. Inoltre, a inizio serata, il procuratore capo di Napoli ha anche ricordato il collega Agostino Cordova, recentemente scomparso all'età di 88 anni, con cui aveva lavorato a inizio carriera, a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta.

Piazza gremita

A fare gli onori di casa è stato il sindaco di Tortora, Toni Iorio, affiancato dalla consigliera con delega alla Cultura Gabriella Fondacaro, organizzatrice della serata insieme al comitato di gestione della Biblioteca “Giovanni Chiappetta”, diretta dalla docente Antonella Palladino. L'amministratore comunale tortorese ha consegnato una targa a Gratteri una in segno di gratitudine e riconoscenza per il lavoro svolto. Poi, sul palco, sono saliti alcuni giovanissimi studenti, che per l'occasione hanno preparato dei cartelloni dedicati al procuratore. «Abbiamo intrapreso un progetto - ha detto la delegata la Cultura, Gabriella Fondacaro - che è quello di fare educazione civica in piazza, questo per educare i cittadini alla legalità, ma soprattutto per non farli sentire soli. Io credo che questa sia stata una bella serata in cui abbiamo appreso non soltanto, appunto, il senso della legalità, ma soprattutto quello dell'onestà e dell'umiltà».

Caos intercettazioni

Nicola Gratteri non ne ha mai fatto mistero: il sistema giudiziario italiano ha delle grosse lacune, soprattutto quando si parla di indagini e intercettazioni ambientali, che con la nuova riforma della Giustizia hanno subito molte limitazioni. Lo ha detto e ribadito anche ieri sera da piazza Stella Maris e ai nostri microfoni. «Intanto – ha detto – bisognerebbe avere la possibilità di utilizzare qualsiasi tipo di conversazione di rilevanza penale, un'intercettazione legittimamente acquisita, legittimamente autorizzata. Non è possibile che poi, nel momento in cui all'interno di questa intercettazione ambientale, ad esempio, si confessano dei reati, non si possa utilizzare».

L'amore per la Calabria

«Quanto le manca la Calabria?», gli chiediamo dopo oltre un'ora di firmacopie, di sorrisi, selfie e strette di mano. «Tanto – risponde –. Lo dimostra il fatto che io appena posso torno per poter continuare il dialogo con i calabresi, per cercare non solo di mantenere la consapevolezza che tutti assieme ce la possiamo fare, ma soprattutto per non perdere la speranza».