Non è durata nemmeno una settimana la permanenza in carcere dei cugini Gagliardi, arrestati giovedì scorso con l’accusa dell’omicidio, aggravato dalla metodologia mafiosa, di Gennaro Curcio. A scoppio, forse un po’ troppo ritardato,  il Gip si è accorto che per quello stesso reato gli omonimi Bruno Gagliardi  erano stati già processati nel 2003 ed assolti. Ecco perché per i cugini si sono aperte le porte del carcere.

 

Nocera Terinese, omicidio Curcio: due arresti (NOMI-FOTO) 

 

Paradossale ma vero quanto accaduto. A riaprire le indagini sull’omicidio avvenuto il 17 agosto del 1995 a Nocera Terinese era stato il pentito Gennaro Pulice che non solo si è autoaccusato di avere in quella circostanza premuto il grilletto, ma che, processato con i Gagliardi, era stato anch’egli per quel delitto assolto.  Pulice era allora minorenne e venne prosciolto dal Tribunale dei minori.

 

Per la legge non si può essere giudicati per un reato per il quale si è andati già a processo. Ecco il perché della repentina entrata ed uscita dei due cugini dalla casa circondariale. Paradossale però che prima di emettere l’ordinanza di custodia cautelare non ci si sia accertati della cosa, visto anche come il pentito Pulice si era vantato di essere riuscito a farla franca durante il processo sul delitto. Tiziana Bagnato