Arrestato nell’ambito dell’inchiesta istruita dalla Dda di Catanzaro, è accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso. All’esito dell’interrogatorio di garanzia, il gup ne ha disposto la scarcerazione
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Il gup di Catanzaro all’esito dell’interrogatorio di garanzia ha revocato la misura cautelare della custodia cautelare in carcere applicata a Giovambattista Suppa, coinvolto nell’inchiesta della Dda di Catanzaro denominata Artemis.
Suppa è accusato di associazione per delinquere di stampo mafioso poiché ritenuto uomo di fiducia di Domenico Cracolici. Da quest’ultimo si sarebbe inoltre rifornito di sostanza stupefacente coadiuvando le attività illecite del presunto capo cosca avvisandolo di quanto accadeva nel territorio di competenza.
In sede di interrogatorio di garanzia Giovambattista Suppa, assistito dal suo avvocato di fiducia avvocato Massimiliano Carnovale, ha risposto alle domande del giudice. Il legale ha depositato una memoria difensiva.
All’esito dell’interrogatorio il Gup riteneva l’insufficienza della gravità indiziaria del reato contestato di associazione per delinquere di stampo mafioso con la revoca della misura cautelare applicata e l’immediata liberazione.