Il Tdl di Reggio Calabria ha accolto le richieste dei legali di Giuseppe Sicari. L’uomo si trovava ai domiciliari
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Il Tribunale della Libertà di Reggio Calabria, ha accolto il riesame dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Palmi a carico di Giuseppe Sicari, 35 anni, arrestato nell’ambito dell’operazione Dionisio, con l’accusa di avere gestito – insieme ad altri una piantagione di canapa indiana a Cittanova e di avere ceduto stupefacente. Lo rendono noto i suoi legali.
In seguito al riesame il Tribunale della Libertà, aveva annullato in parte l'ordinanza ed aveva sostituito, con riferimento ai restanti capi, la misura cautelare della custodia in carcere con quella degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico da eseguirsi nell'abitazione a Milano. Contro il provvedimento del Tribunale reggino i difensori di Sicari, gli avvocati Antonino Napoli e Rosario Pricoco, avevano proposto ricorso in Cassazione e la terza sezione penale della Corte di Cassazione, accogliendo il motivo relativo alle esigenze cautelari, aveva annullato l’ordinanza con rinvio per un nuovo giudizio. Il Tribunale della libertà, condividendo le argomentazioni difensive, sulla scorta del pronunciamento della Corte di Cassazione, ha disposto la revoca della misura cautelare ordinando la liberazione dell'indagato.