Secondo l’accusa avrebbe aiutato gli zii nel tentativo di ottenere il rilascio anticipato della struttura da parte dei gestori dopo che era stata distrutta da due incendi
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È stato rinviato a giudizio Alfredo Valentino, 50 anni, accusato di tentata estorsione ai danni dei gestori del Lido Jonio di Catanzaro Lido.
Lo ha stabilito il gup Fabiana Giacchetti che lo ha rinviato a processo davanti al Tribunale collegiale il prossimo 17 giugno.
Secondo l’accusa, retta in aula dal pm Irene Crea, il reato sarebbe stato commesso in concorso con i due zii Giovanni Valentino, 68 anni, e Alfredo Valentino, 62 anni (i quali hanno chiesto il giudizio immediato e per loro il processo avrà inizio il prossimo due dicembre).
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L’accusa
Alfredo Valentino, difeso dagli avvocati Cesare Russo e Gregorio Viscomi, avrebbe aiutato i parenti nel tentativo di ottenere il rilascio anticipato del Lido Jonio di Catanzaro da parte dei gestori Matilde Talotta e il marito Anello Grampone, parti civili in questo procedimento.
I coniugi Grampone, nel 2015, avevano ottenuto in locazione per cinque anni la struttura turistica da Giovanni Valentino. Quando i rapporti tra il 68enne e i gestori, nel 2016, si erano incrinati, e dopo che il lido era andato distrutto tra le fiamme di due incendi avvenuti il 19 luglio 2017 e il sei gennaio 2018, il proprietario avrebbe tentato di impedire la ristrutturazione dei locali per farli rientrare nel suo possesso.
«Ti faranno visita dei malviventi»
In particolare, Giovanni Valentino avrebbe telefonato ad Antonio Macrina, che stava eseguendo dei lavori, intimandogli di non procedere: «Macrina sono Valentino, a questo lido morirà qualcuno».
Il tre marzo 2019 Alfredo Valentino (50 anni) si sarebbe recato da Nello Grampone per riferirgli un ultimatum da parte dello zio e «minacciandolo che se non avesse lasciato i locali gli avrebbero fatto visita dei malviventi».
I gestori, difesi dagli avvocati Michele Gigliotti e Andrea Gareri, insieme ad Antonio Macrina, difeso dall’avvocato Antonio Lomonaco, e all’associazione Forum antiusura, sono parti civili.