A poco più di un anno dalla burrascosa seduta di laurea in giurisprudenza, sospesa il 24 aprile 2018 al cubo 3C dell’Università della Calabria, per un presunto caso di plagio della tesi presentata da una candidata, si torna a parlare di quella scandalosa vicenda, destinata a quanto pare, a proseguire nelle aule giudiziarie.

Il giudice ha deciso per l'archiviazione

Il tribunale di Cosenza ha deciso per l’archiviazione del caso per cui la laureanda ha deciso di chiamare in causa i docenti che rilevarono, attraverso l’utilizzo del software compilatio, la corrispondenza tra il lavoro presentato dalla studentessa ed un’altra tesi discussa all’Università di Bari. Corrispondenza pari a ben il 96 per cento dell’intero elaborato. Non sono chiari i motivi che hanno condotto all’archiviazione. Non è però escluso che qualcuno dei soggetti interessati, anche a tutela della propria onorabilità, possa presentare istanza di opposizione.

Confrontare i due elaborati

Peraltro, arrivare alla verità non dovrebbe essere difficile: basterebbe mettere a confronto le due stesure, che portano anche lo stesso titolo Il reato di diffamazione e i nuovi mezzi di comunicazione: profili legislativi ed evoluzione giurisprudenziale, per stabilire se davvero qualcuno abbia copiato, commettendo un illecito. operazione che, a quanto pare, il pm titolare dell'inchiesta non avrebbe compiuto. Per dovere di cronaca occorre anche ricordare che la studentessa dell'ateneo di Arcavacata, nell’immediatezza dei fatti, prese atto della conformità dei due testi davanti alla commissione di nomina rettorale, appositamente convocata per dirimere la questione. E rinunciò all’esame di laurea, poi sostenuto nella successiva sessione di luglio.

 

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