L'uomo era stato condannato in primo e secondo grado a 2 anni, 2 mesi e 20 giorni di carcere. Secondo l'accusa, aveva imparato a costruire ordigni, preparare attentati ed eludere controlli ed intercettazioni. Ora la decisione passa alla Corte d'Assise d'Appello di Catanzaro
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La Suprema Corte di Cassazione, seconda sezione penale, ha annullato con rinvio la condanna inflitta a Domenico Giorno accusato di auto addestramento al fine di commettere atti terroristici. In primo e secondo grado infatti l’imputato era stato condannato a 2 anni, 2 mesi e 20 giorni di carcere.
L’uomo, originario di Luzzi, si era fatto crescere la barba nello stile islamico, aveva imparato a parlare arabo e si era avvicinato allo jihadismo. In particolare, secondo l’accusa rappresentata dalla Dda di Catanzaro, aveva studiato ed imparato a costruire ordigni, preparare attentati ed eludere controlli ed intercettazioni, come un vero “lupo solitario” del terrorismo islamico.
In casa sua, gli agenti della Digos di Cosenza trovarono manuali di istruzioni sulla realizzazione di ordigni, tutorial sulla conduzione di operazioni terroristiche, documenti esplicativi sull’auto addestramento per il compimento di attentati, nonché video ed immagini cruente di esecuzioni dell’Isis, riviste ufficiali delle agenzie mediatiche di Isis, Al Qaeda e altri gruppi terroristici, oltre a documenti in lingua araba auto prodotti dall’indagato. Per approfondire, continua a leggere su Cosenza Channel.