A renderlo noto l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia dopo la scossa di questa mattina al largo della costa vibonese. Nella stessa area registrati in passato alcuni dei più forti sismi d'Italia
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Il terremoto di magnitudo 4.4 delle 04:50 italiane, localizzato lungo la costa calabra sud occidentale a 9 km da Tropea e a 57 km di profondità, è stato seguito da una sola replica di magnitudo 1.6 poco pochi minuti dopo (alle 05:05) ed ha avuto una profondità comparabile con l'evento più forte. A renderlo noto è l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, secondo cui «la zona interessata è caratterizzata da sismicità profonda legata al processo di subduzione al di sotto del Mar Tirreno meridionale i cui eventi vanno da poche decine di chilometri di profondità a alcune centinaia nella parte più centrale del Tirreno, ma è anche interessata da una importante sismicità crostale».
Storicamente in questa area sono avvenuti alcuni dei più forti terremoti riportati dal Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, in particolare il terremoto del 1905 anche esso localizzato a mare, magnitudo stimata 7.0, che produsse un importante tsunami; altri eventi catastrofici avvenuti in questa zona e localizzati in terra sono quelli del 1783, una serie di eventi che hanno interessato tra il febbraio ed il marzo di quell'anno tutta la Calabria con magnitudo stimata 7.1, 6.7, 7.0, e nel 1659 con magnitudo stimata 6.6.
Dai questionari sul sito web di "Hai sentito il terremoto" - ricorda l'Ingv -risulta che «l'evento è stato avvertito in Calabria fino alla costa settentrionale sicula (Messina), con risentimenti prevalentemente intorno al IV grado MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg) ma con segnalazioni anche di V. Il risentimento in una zona ampia e' in accordo con il fatto che il terremoto si e' verificato a più di 50 km di profondità».
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