VIDEO | Incontro tra il presidente della Regione e i rappresentanti della città metropolitana che anche oggi hanno espresso contrarietà al progetto: «Non ci fermiamo». Il governatore dice sì alla proposta di effettuare controlli periodici con Arpacal (ASCOLTA L'AUDIO)
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«Sul termovalorizzatore si andrà avanti. Poi ciascuno ha le sue opinioni ma è giusto confrontarsi». Si è concluso senza una vera sintesi l'incontro tra il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e i rappresentanti della città metropolitana di Reggio Calabria con in testa il sindaco di Gioia Tauro, Aldo Alessio. Si è protratto per due ore il faccia a faccia alla Cittadella sullo spinoso tema dell'ammodernamento del termovalorizzatore della città della piana che contempla anche un ripristino delle due linee mai entrate in funzione e che condurrebbe direttamente ad un aumento della potenzialità del sistema: per un trattamento di rifiuti pari a circa 300mila tonnellate annue.
Nei giorni scorsi i sindaci del comprensorio avevano espresso contrarietà al progetto. Concetto ribadito anche oggi al termine dell''incontro: «Noi non ci fermiamo - ha dichiarato il sindaco di Gioia Tauro -. Convocheremo nuovamente le associazioni e i comitati a cui riferiremo i risultati di questo primo incontro e nei prossimi giorni decideremo le ulteriori iniziative a sostegno delle nostre giuste proposte».
Tuttavia, qualche tiepida apertura vi è stata da parte della Regione, innanzitutto per quel che riguarda i controlli: «Ho spiegato ai sindaci - ha chiarito Roberto Occhiuto - che per il progetto per cui abbiamo fatto la manifestazione di interesse è prevista la riduzione della emissione inquinanti dell'88% rispetto a quello che avviene oggi. Tra l'altro in tutta Italia investono sulla termovalorizzazione non vedo perché non si possa fare in Calabria. Ho accolto la proposta dei sindaci di essere coinvolti nelle attività di controllo. Vorrei che si facesse un protocollo d'intesa tra la Regione, l'Arpacal e le comunità locali al fine di dare la possibilità ai sindaci di attivare l'Arpacal affinchè faccia controlli ogni volta che è necessario farli e verificare i livelli di emissione».
La rappresentanza della città metropolitana ha però avanzato anche un'altra richiesta: «Ammodernare con le tecnologie più evolute - ha specificato il sindaco di Gioia Tauro - la terza e la quarta linea in via di completamento. E una volta in esercizio dismettere la prima e la seconda linea e bonificare il territorio. Se si troveranno convergenze su questo aspetto con il presidente della Regione io penso che si apriranno spazi per una collaborazione istituzionale proficua. Inoltre dobbiamo porci il problema della ricaduta che questi insediamenti avranno sul territorio - ha aggiunto ancora Alessi - perchè sinora non ve n'è stata alcuna, nè in termini energetici - l'energia prodotta va a vantaggio del privato che incassa i soldi e non abbiamo vantaggio per la pubblica illuminazione nè tanto meno sul versante ambientale. Bisogna partire dagli ultimi quindici anni di gestione dell'impianto e la Regione dovrebbe effettuare uno studio per capire quali effetti nocivi ha provocato».
«Oggi è andata bene - ha aggiunto il presidente della Regione - perchè è stata l'occasione per scambiarci delle opinioni poi ciascuno rimane della propria idea. Io ho scelto di fare il presidente della Regione per tentare di cambiare questa regione. Nn voglio che ci siano i rifiuti soprattutto d'estate e non voglio che ci siano impianti inquinanti. L'ho detto anche questa mattina ai rappresentanti della città metropolitana se l'obiettivo è quello di ragionare assieme sullo sviluppo locale io sono sempre disponibile. Se l'obiettivo è quello di mostrare i muscoli, credo di aver dimostrato in questi mesi di non temere pressioni o di prendere decisioni impopolari».