VIDEO | Una nostra troupe era impegnata a documentare l'incendio di un chiosco avvenuto questa notte Vibo Marina, ma al cronista qualcuno ha intimato di andare via
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Incendiano un mezzo nella notte a Vibo Marina e i proprietari non vogliono le telecamere e minacciano il cronista: «Te ne devi andare da dove sei venuto», gli dicono. A Vibo Valentia si rinnova la caccia al giornalista, che in Calabria è come un fiume mefitico che si ingrossa sempre di più e straripa in fatti gravi che vanno segnalati all’opinione pubblica a tutela del diritto/dovere ad informare.
Ad una settimana dall’aggressione di cui è rimasta vittima a Cetraro la collega Francesca Lagatta, questo grave fatto patito da un altro dei nostri, Agostino Pantano, a cui è stato impedito di filmare un furgone bruciato nottetempo in una piazza di Vibo Marina.
Alcune persone gli si sono avvicinate, prima che alzasse la telecamera verso il mezzo distrutto dal rogo doloso, comunicandogli di considerarlo indesiderato. Il giornalista non ha perso la calma, ci sono gli audio del faccia a faccia in piazza e in pieno giorno a documentarlo, e ha fatto notare che si trovava là solo per documentare «una notizia in un luogo pubblico», dicendosi disponibile a intervistare quanti si erano frapposti fisicamente tra lui e la rivendita ambulante di bibite e panini che doveva filmare. Una brutta mattinata che, senza eroismi, raccontiamo per socializzare un allarme che come pro fessionisti dell’informazione avvertiamo: nessuno pensi di poter intimidire la stampa libera.