VIDEO | L'amarezza del sindaco Fabio Scionti: «Fa male da cittadino e da amministratore. La casa dell'acqua costa 25mila euro e per un Comune in dissesto non è facile adoperarsi in fretta per rimetterla in funzione»
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Ogni tassello è importante per ricostruire il senso di comunità, per riavvicinare la politica ai cittadini. In questa direzione si è mossa l’amministrazione comunale di Taurianova intraprendendo un interessante progetto per l’ambiente che prevede, tra l’altro, l’installazione di tre casette per la distribuzione gratuita di acqua potabile. Una di queste è stata collocata nella popolosa frazione di San Martino, ma dopo poco più di 20 giorni la macchina è stata distrutta.
«Queste case dell’acqua – ha dichiarato il sindaco di Taurianova Fabio Scionti – rientrano in un progetto molto più ampio finanziato dal ministero nell’ambito programma “Zero rifiuti” dal valore di circa 800mila euro. Abbiamo installato tre erogatori dell’acqua nel centro della città e due nelle frazioni di Amato e San Martino. È un servizio molto importante perché intanto fa risparmiare i cittadini e in secondo luogo evita lo spreco di plastica».
Un’idea che era stata accolta con entusiasmo dai cittadini di San Martino. In molti, infatti, avevano già ritirato la loro scheda in Comune per poter attingere l’acqua dal distributore.
«Fa male – ha aggiunto Scionti – da cittadino e da amministratore vedere il distributore distrutto. Le comunità crescono attraverso la cooperazione tra cittadini e pubblici amministratori. Queste case dell’acqua costano 25mila euro e adesso ci toccherà ripararla andando incontro a costi elevati e tenendo presente i noti problemi di bilancio comunale».