VIDEO | Il lieto evento nella cittadina è atteso per metà settembre. Intanto un incontro ha raccontato le particolarità e le difficoltà di questi esemplari in via d’estinzione
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È stato il fiuto del cane Nodo a permettere di scoprire il nove agosto scorso che una Caretta Caretta stava deponendo le uova nella spiaggia di Nocera Terinese prospicente il Villaggio del Golfo. Il cane ha vigorosamente tirato il padrone lungo il punto in cui dalla sabbia stava spuntando la testa della tartaruga.
Una visione anomala, stante anche il fatto che il guscio non si intravedeva, che ha fatto fuggire entrambi, salvo poi allertare chi di competenza e recintare l’area.
Mancano ancora una ventina di giorni alla schiusa delle uova e a Nocera si è tenuto un convegno per sensibilizzare e informare su una specie in via d’estinzione. All’incontro, moderato dalla giornalista Dora Anna Rocca, hanno preso parte, tra gli altri, il delegato regionale Wwf Calabria Angelo Calzone, Pino Paolillo responsabile scientifico Wwf Vibo Valentia-Vallata dello Stilaro e Jasmine De Marco biologa del Wwf di Vibo Valentia.
Un “dono” prezioso quello che ha voluto fare mamma Caretta Caretta, visto che si tratta di una specie in via d’estinzione. Si stima che ogni anno circa 150 mila tartarughe marine finiscano catturate negli attrezzi da pesca nel Mediterraneo e che di queste oltre 40.000 muoiano.
Allo stesso tempo però, ha spiegato Paolillo, questa estate tante sono state le tartarughe che hanno scelto le nostre coste per depositare le loro uova, ben 22 nidi ormai prossimi a schiudersi lungo le nostre coste. Momenti delicati quelli della nascita in cui, ha spiegato Calzone, bisogna evitare di puntare flash e luci verso i piccoli o fare rumore e assembramenti. Si tratta di circostanze che potrebbero disorientarli e non farli dirigere verso il mare.
«Il fatto che la tartaruga sia arrivata a Nocera e abbia deciso di deporre qui le uova testimonia il fatto che il mare non è inquinato», ha detto il sindaco di Nocera Antonio Albi. Non a caso, la Caretta Caretta sceglie in maniera attenta il luogo di nidificazione e là dove l’ecosistema viene considerato dalla stessa idoneo per l’ovideposizione (natura chimico-fisica della spiaggia, condizioni climatiche, posizione geografica).
Questa specie di tartaruga presente nel mar Mediterraneo sceglie per ovideporre più frequentemente le coste ioniche calabresi, (il litorale jonico da Bianco a Melito Porto Salvo, nel reggino, è considerato la principale area di nidificazione italiana delle tartarughe). Come tutti i rettili, ha sangue freddo il che la porta a prediligere le acque temperate. La storia delle nidificazioni in Calabria di questo straordinario rettile marino ha inizio nel 1988 con la scoperta del primo nido sulla spiaggia di Pietragrande, in provincia di Catanzaro, da parte di alcuni soci del Wwf di Catanzaro e dei successivi registrati dal Wwf Calabria.