«Assistito dal mio legale Nicola Mondelli ho presentato denuncia per diffamazione contro Andrea Correggia (consigliere comunale e candidato a sindaco di Crotone con i 5 Stelle) alla Procura della Repubblica». Così Carlo Tansi, già candidato a presidente della Regione Calabria ed ex numero 1 della Protezione civile regionale. 

 

«Correggia il 12 luglio scorso ha scritto sulla mia pagina Facebook "Sei un utile strumento della massoneria e della criminalità organizzata". A questo commento è seguito un articolo a mezzo stampa online di una candidata dello stesso movimento politico del Correggia.

 

Con il suo commento Correggia replicava a un mio post in cui avevo scritto "Abbiamo 17 parlamentari del Movimento 5 Stelle a rappresentare la Calabria nel governo della Repubblica Italiana. Mai un partito aveva avuto rappresentanza calabrese così folta nella storia repubblicana. Neanche ai tempi della Democrazia Cristiana!

Mi chiedo: cosa ha fatto questa sfilza di parlamentari per la Calabria in 2 anni e mezzo? Loro possono muovere i fili a livello centrale... eppure non mi viene in mente una sola cosa che abbiamo fatto per la Calabria (al di là di qualche rarissima eccezione e di qualche alta carica che sta facendo storiche battaglie di democrazia).

Eppure alle ultime elezioni europee e nazionali avevo dato al Movimento 5 Stelle il mio voto e la mia fiducia, confidando che potessero cambiare la nostra Terra.

E invece mi sono sbagliato: dai parlamentari calabresi M5S ho sentito - oltre a profonde spaccature interne e mancanza di coordinamento tra di loro - solo proteste populistiche senza vedere proposte costruttive e azioni concrete per valorizzare il nostro Tesoro Calabria. Solo improvvisazione e incompetenza.

A causa degli inconcludenti parlamentari, oltre che dei governi regionali di destra e di sinistra, la Calabria sprofonda come mai nel degrado e in una crisi economica che fa sentire i morsi della fame, tra spazzatura, mare sporco, turismo mortificato e una ndrangheta in perfetta forma che si sta sostituendo sempre più ad uno stato pressoché assente. Stato che ha escluso la Calabria dai grandi progetti miliardari di rilancio dell'Italia post-COVID. Parole, parole, parole".

È assurdo che chi, come me, da sempre, come è arcinoto, ha condotto battaglie di legalità - denunciando a varie procure il malaffare di associazioni mafiose e di poteri forti regionali, denunce che sono sfociare anche in arresti - debba essere infangato con ingiusti attacchi come quelli di Correggia. Questo rappresenta l'ennesimo atto denigratorio di una lunghissima serie, nei miei confronti, inframmezzato da intimidazioni, da quando ho iniziato a toccare e attaccare gli interessi dei poteri forti calabresi, sin da quando ho diretto la protezione civile regionale. L'ultimo in ordine cronologico era stato sferrato dal presidente del consiglio regionale, Domenico Tallini (giudicato incandidabile alle ultime elezioni regionali dalla commissione nazionale antimafia), all'indomani della mia durissima presa di posizione contro l'assurda legge regionale sui vitalizi - con una petizione popolare ho raccolto ben 26.000 firme contro la legge in 4 giorni - che ha indotto il consiglio regionale a fare una indecorosa retromarcia e a ritirare la legge.

Evidentemente la prorompente candidatura dell'ing. Enzo Voce alle elezioni comunali di Crotone con il simbolo Tesoro Calabria e con il mio supporto personale, fa tremare i polsi ai vecchi potentati che temono di essere spazzati via dal nuovo e dal giusto!».