VIDEO | Congiunge Viale Mancini con Viale Principe attraverso un vecchio ponte ferroviario in disuso da circa quarant'anni. Caruso: «Il valore simbolico di quest'opera è proprio quello di averle restituito fruibilità nell'unione dei due territori»
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Ha un valore simbolico l’inaugurazione della passerella ciclopedonale ricavata tra Cosenza e Rende lungo un vecchio ponte ferroviario in disuso da circa quarant'anni sul torrente Campagnano, poiché si tratta della prima delle undici opere realizzate nell’ambito del programma di Agenda Urbana consegnata alla fruizione dei cittadini.
Cerimonia con le scuole, la Fiab e la Lipu
Sono stati il sindaco del capoluogo bruzio Franz Caruso ed il commissario prefettizio della città di Rende Santi Giuffrè, a procedere al simbolico taglio del nastro. Realizzata in co-progettazione con la locale sezione della Federazione Italiana Ambiente e Bici, rappresentata da Marcello Carbone, la passerella è accessibile anche alle persone con disabilità. La cerimonia si è svolta alla presenza di una delegazione di alunni delle scuole dei due comuni, la Mattia Preti di Cosenza e la Giuseppe Stancati di Rende. Il percorso attraversa un lembo di area urbana poco conosciuto ma particolarmente significativo sotto il profilo naturalistico, come sottolineato dal rappresentate Lipu di Rende, Roberto Santopaolo.
Ponti che uniscono
«Dobbiamo fare assolutamente qualcosa perché nel mondo si costruiscano tanti ponti, come è accaduto qui oggi – ha dichiarato Franz Caruso - perché i ponti uniscono. Noi dobbiamo unire i popoli e soprattutto il nostro popolo, specie in un momento così delicato come quello attuale, in cui si vogliono approvare riforme che dividono. Il valore simbolico di questa opera è proprio quello di averle restituito fruibilità nell'unione dei due territori di Cosenza e Rende».
Per dirla con una battuta, l’inaugurazione della passerella potrebbe essere annoverata tra i primi passi concreti verso la fusione: «Io sono d’accordo sulla realizzazione della città unica, ma non come atto formale che cancella le storie identitarie delle diverse realtà territoriali – ha replicato il sindaco di Cosenza – Stiamo portando avanti un impegno che deve unire le due città, ma con una visione estesa oltre l'area urbana Cosenza-Rende-Castrolibero, molto più vasta. Che inglobi Montalto Uffugo, ma anche le Serre e la Presila. Iniziative di questo genere – ha proseguito Franz Caruso - devono spingere verso questa direzione: unire il territorio e unirlo con dei servizi quali trasporti, rifiuti, acqua, ambiente, infrastrutture. Credo che il messaggio che noi lanciamo con questa prima delle 11 opere di Agenda-Urbana già realizzate e che inaugureremo da qui ai prossimi giorni, sia una significativa rappresentazione dell'impegno che abbiamo assunto con i cittadini e che rema proprio nella direzione tracciata. Non accettiamo le imposizioni, ma lavoriamo per realizzare opere unitarie».
Cronoprogramma rispettato
Il commissario prefettizio di Rende, Santi Giuffrè, ha definito l’apertura della passerella «un bel segnale, testimonianza della capacità di spendere bene i fondi pubblici e di raggiungere il traguardo del completamento, come è giusto che sia». La cerimonia di inaugurazione è stata introdotta da Francesco Alimena, consigliere delegato del sindaco di Cosenza ai progetti di Agenda Urbana e al Cis Centro storico. «Le 11 opere di Agenda Urbana sono state terminate in 48 mesi, 24 dei quali trascorsi a recuperare le risorse e a riprogrammare – ha ricordato - Questo è motivo di vanto e un punto di onore per il nostro comune e per i comuni del Sud che spesso – ha sottolineato – vengono tacciati di essere lenti e di non saper impiegare le risorse. Possiamo dire che se Mancini ha realizzato il Viale di Cosenza e Principe quello di Rende, il sindaco Franz Caruso li ha uniti con questo ponte ciclopedonale che guarda alla mobilità sostenibile, ma è anche accessibile alle persone con disabilità».