"Suoni e non spari" L'infanzia sveglia Vibo Valentia
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"Suoni e non spari" L'infanzia sveglia Vibo Valentia con la baraonda della solidarietà associazione "Compresi gli Ultimi" e servizio di ReteK.ù Il 20 aprile 2007 Vibo Valentia viene svegliata da una musica mai sentita prima in città. Una baraonda di gioia inneggiante alla nonviolenza. "Suoni e non spari", il nome della manifestazione che ha visto tantissime realtà unirsi a Vibo, con l'unico scopo comune di fare qualcosa contro la violenza, sia pure attraverso un gioco. Il gioco dello scambio: io ti do una bacchetta magica o uno strumento musicale della bottega del commercio equo e solidale, tu mi dai la tua arma giocattolo e prometti di non giocare più con le armi. Ma non è stata solo la festa della vittoria della musica sulle armi: nella raccolta fondi collegata alla manifestazione e promossa dal missionario salesiano è stato raccolto denaro per pagare la scuola ed il sostentamento di alcuni bambini e bambine soldato fuggiti dagli eserciti irregolari dell'Uganda. Un gesto che ha costruito un ponte ideale fra la nostra piccola città e i più disperati tra i disperati del mondo. Sono bambini rapiti e arruolati a forza, le cui famiglie spesso sono sterminate dai militari reclutatori perché chi riesce a disertare non sappia più dove far ritorno. Una realtà aberrante accuratamente descritta sul sito di Don Silvio-Mago Sales. Pochi mesi dopo la festa, grazie a "Suoni e non spari", il gruppo scout Vibo-2 vince il concorso "Puntiamo in Alta", lanciato dall'Agesci per i Cento anni dello scoutismo. Un concorso a cui hanno aderito 210 Alte Squaqriglie da tutta Italia, per un totale di 3006 partecipanti. Un primo premio che ha portato la squadriglia di Vibo Valentia per una settimana a Londra, a rappresentare l'Italia come ambasciatrice di pace al Jamboree 2007, il raduno mondiale degli scout nel centenario dell'associazione.