Nuova forte eruzione a Stromboli, con un'alta colonna di fumo, lancio di lapilli incandescenti e fuoriuscita di lava. La colata, che sta scendendo a mare, lungo la sciara del fuoco, una zona desertica dell'isola, ha provocato anche una frana.

I fenomeni eruttivi sono monitorati attentamente anche lungo costa tirrenica calabrese, da Cosenza a Reggio. Uno dei rischi legati alle eruzioni più violente, infatti, è rappresentato da possibili onde anomale generate alle pendici del vulcano. Eventualità remota, ma non per questo da sottovalutare, considerata la vicinanza con la costa. Nel corso dei secoli non sono mancati veri e propri tsunami, talvolta estremamente distruttivi, che hanno fatto sentire i propri effetti fino in Campania. Ma anche un’onda anomala bassa e non particolarmente distruttiva potrebbe causare comunque danni lungo la costa e nei porti. Da qui la necessità di un monitoraggio costante che consenta di far scattare l’allarme in caso di pericolo.

L'attività dello Stromboli, già intensa da alcuni giorni, è seguita dai vulcanologi dell'Ingv e della protezione civile. Il boato è stato avvertito distintamente dagli abitanti e dai turisti che hanno cominciato in questi giorni ad affollare l'isola.