Tre condanne confermate e due riformulate. Finisce così il processo di secondo grado sulla strage di via Popilia, avvenuta nei primi anni del 2000, in cui persero la vita Benito Aldo Chiodo e Francesco Tucci (mentre Mario Trinni rimane gravemente ferito). La sentenza è stata emessa dalla Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro.

Il collegio giudicante, presieduto dal presidente Caterina Capitò, ha confermato la pena dell’ergastolo per Fiore Abbruzzese e Antonio Abruzzese, alias strusciatappine, mentre ha ridotto la condanna a Celestino Bevilacqua (dal “fine pena mai” a 30 anni di carcere, difeso dagli avvocati Mariarosa Bugliari e Gianfranco Giunta) e a Saverio Madio, condannato a 12 anni e 6 mesi (dopo i 28 anni e 6 mesi in primo grado).

Per Madio, difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Aldo Truncè, i giudici hanno riconosciuto la minima partecipazione al duplice delitto di ‘ndrangheta, ordinato da Francesco Bevilacqua, meglio conosciuto come “Franchino ‘i Mafarda”, pentitosi successivamente alla strage. Infine, confermata la condanna a 30 anni di reclusione per Luigi Berlingieri, alias “Occhi di Ghiaccio”. Nel collegio difensivo ci sono anche gli avvocati Nicola Rendace, Rossana Cribari, Cristian Bilotta e Francesco Boccia.