Nella giornata di domani l'ambasciata afghana dovrebbe inviare una nota con le varie opzioni di trasferimento. Il rientro è reso più problematico a livello burocratico per la difficoltà nei rapporti governativi ma anche per via del numero di salme da trasferire (ASCOLTA L'AUDIO)
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La Prefettura di Crotone ha avviato contatti per accordi con l'ambasciata afghana in relazione alle modalità da seguire per il trasferimento delle vittime del naufragio di domenica 26 febbraio a Steccato di Cutro. Il rientro in Afghanistan è infatti reso più problematico a livello burocratico per la difficoltà nei rapporti governativi ma anche per via del numero di salme da trasferire considerato che nel naufragio sono deceduti 57 cittadini di quella nazionalità. Nella giornata di domani l'ambasciata dell'Afghanistan dovrebbe inviare alla Prefettura di Crotone una nota con le varie opzioni di trasferimento.
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Da segnalare che la Procura della Repubblica di Crotone ha già concesso il nulla osta per la sepoltura di tutte le salme. Dopo la tumulazione di un giovane afgano nel cimitero di Crotone, questa mattina - risolto un intoppo burocratico - hanno lasciato il Palamilone le salme delle vittime pakistane grazie all'intervento dell'Ambasciata del Pakistan. Tra le salme che saranno rimpatriate anche quella della campionessa di hockey, Shahida Raza. Nel pomeriggio di oggi un'agenzia incaricata dall'ambasciata della Tunisia ha riportato nel paese nord africano la salma dell'unica vittima tunisina. Si è proceduto anche al trasferimento della salma di una delle vittime afgane: la famiglia che vive in Germania ha deciso di coprire i costi senza attendere oltre.
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Attualmente sono state identificate 65 vittime tra cui anche la donna il cui cadavere è stato recuperato questa mattina. Il cadavere era in evidente stato di decomposizione, ma grazie alla Polizia scientifica di Crotone, attraverso alcuni effetti personali, i parenti hanno potuto riconoscerla. Il bilancio delle vittime mette in risalto l'alto numero di deceduti tra i più giovani: dei 72 morti, infatti, 28 sono i minori, compresa l'ultima vittima recuperata: una bambina di 3 anni. Proprio la fascia della più tenera età è quella più colpita: 19 i morti, mentre 9 sono ragazzi tra 13 e 18 anni.