Il Santo Padre, durante l'Angelus, ha ricordato la tragedia di Steccato di Cutro: «Il Signore ci dia la forza di capire e di piangere» (ASCOLTA L'AUDIO)
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Sono trascorsi sette giorni dal naufragio al largo delle coste di Cutro. Una vera e propria tragedia di migranti che si è consumata all'alba dello scorso 26 febbraio e che, a momento vede il drammatico bilancio di 70 vittime. Le persone che risultano disperse sono tra i 30 ed i 50.
Già domenica scorsa, poche ore dopo la tragedia, Papa Francesco era intervenuto durante l'Angelus per invitare i fedeli a pregare per le vittime, i dispersi e per i soccorritori impegnati alle ricerche. Il Santo Padre, anche questa mattina, ha espresso il suo "dolore" per la tragedia della morte di migranti in Calabria: «Rinnovo a tutto il mio appello affinché non si ripetano simili tragedie, i trafficanti di esseri umani siano fermati».
«I viaggi della speranza non si trasformino mai più in viaggi della morte - ha detto il Pontefice ai fedeli presenti stamani in Piazza San Pietro -. Le limpide acque del Mediterraneo non siano più insanguinate da tali drammatici incidenti. Il Signore ci dia la forza di capire e di piangere».