I funerali con rito islamico erano in programma per sabato prossimo. Dopo la protesta dei familiari di ieri davanti al PalaMilone, la data delle esequie slitterà almeno di un giorno
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É durato dodici ore il viaggio da Crotone a Bologna che ha portato sette bare di migranti morti nel naufragio si Steccato di Cutro al cimitero di Borgo Panigale. I feretri, che avevano lasciato il Palamilone dopo l'autorizzazione dei familiari, sono stati adagiati nella sala del commiato in attesa della sepoltura. Tra le bare c'è anche quella bianca di un bambino, sulla quale sono stati sistemati peluche e giochi.
Il cimitero di Borgo Panigale, che si trova alla periferia ovest di Bologna, è dotato di un piccolo campo per la tumulazione delle persone di fede islamica. Inizialmente, qui avrebbero dovuto essere trasportate tutte le bare delle vittime della tragedia del mare consumatasi lo scorso 26 febbraio. Questa scelta del Governo, però, si è subito scontrata con la contrarietà dei parenti delle vittime intenzionati invece a riportare nei Paesi d'origine o in altri Stati del Nord Europa le spoglie dei propri cari.
La protesta | «Il Governo italiano gioca con i morti»: i familiari delle vittime contro il trasferimento delle salme al cimitero di Bologna
Ieri, al termine di una giornata convulsa, il dietrofront e la decisione di richiedere la preventiva autorizzazione dei congiunti prima di procedere al trasferimento dei feretri. A Bologna, intanto, in attesa dell'arrivo di altri carri funebri dalla Calabria, si lavora all'organizzazione della cerimonia religiosa, inizialmente prevista per la giornata di Sabato. Le proteste andate in scena a Crotone, però, hanno senz'altro allungato i tempi.
Dopo i 7 feretri, a Bologna arrivano cinque familiari delle vittime
Dopo i sette feretri partiti da Cutro e arrivati questa mattina alle 10.50 al cimitero di Borgo Panigale a Bologna, alle 13 circa sono arrivati anche 5 familiari delle vittime del naufragio, che hanno viaggiato separatamente. «In questo momento è in corso l'accoglienza dei familiari a cura del Comune di Bologna - fa sapere la stessa amministrazione comunale - con un mediatore linguistico e il pronto intervento sociale, per far fronte alle prime esigenze». I familiari saranno ospitati in una struttura ricettiva, messa a disposizione dal Comune, sino al termine del rito funebre. «Insieme agli operatori è presente la capo di gabinetto del sindaco Matteo Lepore, Matilde Madrid, che sovrintende le operazioni in contatto costante con il ministero dell'Interno, per gestire l'accoglienza», conclude il Comune.