VIDEO | Nove mesi fa il cedimento dell'arteria su cui sta indagando la Procura. Finora non è stata creata una viabilità alternativa. I cittadini: «Si poteva fare qualcosa ma nessuno si è mosso»
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Nove mesi sono trascorsi da quando, nel settembre scorso, si verificò il crollo della strada. Un'arteria da poco realizzata da Rfi a Cropani nel catanzarese e ceduta per lo scoppio di una condotta gestita dal Consorzio di bonifica. Tre le famiglie isolate. «È ancora tutto com'era, è tutto fermo» conferma una residente, Concetta De Luca. «Il Comune devo essere sincera - prosegue - ha inviato diverse pec alla Regione ma fino ad oggi non abbiamo ricevuto risposta. Siamo inascoltati da tutti».
La Procura ha aperto un fascicolo d'indagine per comprendere se l'opera realizzata sia conforme al progetto originario. Per il crollo non ci sono ancora indagati, la strada è ancora sotto sequestro ma in attesa che l'indagine faccia il suo corso, i residenti non possono più avere accesso nè fare ritorno alle loro abitazioni.
«Passiamo attraverso i campi - confessa la signora Concetta - ed è difficoltoso muoversi in queste condizioni». La viabilità alternativa per ora è affidata alle campagne, attraversata dai residenti di giorno e di sera, sotto il sole o la pioggia per accedere alla propria abitazione: «Si poteva fare qualcosa ma nessuno si muove» conclude la residente.