Per uno studente dell’Università "Magna Græcia" di Catanzaro rientrare a casa al termine delle lezioni è diventata una vera e propria impresa. Pochi i pullman nel corso delle fasce orarie più frequentate. La corsa maledetta è quella delle 16:25, presa d’assalto poiché il successivo autobus arriva esattamente dopo due ore. I fortunati che riescono a salire sul pullman però non se la passano di certo bene: stipati come sardine, gli studenti riferiscono un’atmosfera asfissiante e soprattutto pericolosa. 

 

«Trovo il pullman delle 16:25 sempre pieno – ha spiegato Giorgia Di Leo, studentessa di Giurisprudenza dell’ateneo catanzarese – e le porte spesso fanno fatica a chiudersi, quindi non c’è neanche la possibilità di entrare nel bus. Questo è un grande disagio perché se perdo questa corsa devo aspettare per due ore, magari anche sotto la pioggia e al freddo. Faccio un appello all’Amc affinché questa situazione sia risolta al più presto».

 

«Conosciamo la situazione dell’Amc e della Regione – ha detto Silvio Rotundo, vice presidente Associazione “Eureka” -, ma qualcuno deve far qualcosa. Come associazione abbiamo più volte presentato delle proposte. Ci auguriamo che le cose possano cambiare al più presto perché è nell’interesse di tutti: se cresce l’università, cresce anche la città».

 

La risposta del dg dell'Amc

 

Dal canto suo, il direttore generale dell’Azienda per la mobilità cittadina, Marco Correggia, si difende. «Nonostante il silenzio della Regione che sta penalizzando la società, tagliando i chilometri e ritardando l'arrivo dei nuovi bus – ha scritto Correggia in una nota – garantiamo che i sei nuovi pullman, che dovrebbero arrivare a fine novembre, verranno utilizzati per servire al meglio il campus universitario». 

 

«Abbiamo dato incarico agli uffici preposti dell'Azienda - afferma - di analizzare i flussi delle corse, in modo da modificare alcuni percorsi a favore delle tratte più frequentate. Cercheremo di incentivare l'interscambio tra le linee, in modo da recuperare risorse da dedicare in quelle aree con più elevata criticità da e per il campus universitario. Si tratta di un grande sforzo da parte della società, ma è fondamentale tutelare l'università e garantire ai giovani il diritto allo studio e, quindi, la possibilità di seguire con tranquillità e puntualità le lezioni».

 

«Questa analisi che stiamo effettuando – aggiunge – anticipa il lavori del tavolo tecnico che a breve si terrà con il rettore dell'Umg, Giovambattista De Sarro, il presidente della Fondazione Umg, Valerio Donato, e i rappresentanti degli studenti per programmare un piano di trasporto pubblico per il campus e le aree di Germaneto, con la ricerca di ulteriori fonti di finanziamento».