Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
C’è un nuovo collaboratore di giustizia, pronto a riempire pagine di verbali e mettere alle corde i clan del Crotonese e non solo. Si tratta di Francesco Farao, 37 anni, di Cirò Marina, figlio dello storico fondatore dell’omonimo e potente clan: Giuseppe Farao. Un nome di peso, dunque, nel panorama criminale del Crotonese ha deciso di saltare il fosso. Ed è uno di quei soggetti destinati a far “male” ai clan, per i segreti di cui - dalla sua posizione verticistica e di erede del blasonato casato mafioso - è portatore.
La notizia del pentimento si è appresa oggi con il deposito di due verbali da parte della Procura distrettuale di Catanzaro dinanzi al Tribunale del Riesame chiamato a pronunciarsi sull’efficacia di alcune misure cautelari dell’operazione Stige. Due i verbali depositati, parzialmente coperti da omissis: uno del 16 ed uno del 17 gennaio scorso.
Francesco Farao si sarebbe occupato di una ditta attiva nella rivendita di carta e plastica, la Me.Pla.Cart di Cirò Marina. Al tempo stesso si sarebbe rapportato con il padre Giuseppe detenuto in carcere per portare ordini e direttive agli affiliati del clan in libertà.