Nicodemo Parrilla, 59 anni, è stato eletto presidente della Provincia di Crotone nel gennaio 2017, sostenuto dal movimento politico “Prossima Crotone” che fa riferimento ed è vicino al consigliere regionale Flora Sculco. Per la Dda di Catanzaro e per il gip che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, Nicodemo Parrilla è invece “uno dei rappresentanti della cosca in seno all’amministrazione comunale di Cirò Marina, che ha goduto – scrivono i magistrati - del proselitismo ‘ndranghetistico della cosca Farao, divenendo sindaco del Comune di Cirò Marina, in esito alle elezioni del 2006 e del 2016. Attualmente riveste l’incarico di sindaco e di presidente della Provincia di Crotone, quest’ultimo conseguito per il tramite delle pressioni ‘ndranghetistiche esercitate da Sestito Giuseppe e Tallarico Francesco sui consiglieri comunali della Provincia di Crotone, specie su quelli del Comune di Casabona. Ha sempre piegato – rimarcano gli inquirenti - gli incarichi elettivi appena citati per curare gli interessi della consorteria”.

 

Inoltre, ad avviso dei magistrati della Dda, la connivenza esistente tra l’amministrazione comunale Parrilla e l’organizzazione criminale, la si poteva notare nella gestione del servizio di refezione scolastica, mentre da un colloquio intercettato il 22 dicembre 2016 veniva captata una conversazione fra Giuseppe Sestito e Antonio Anania dalla quale “emergeva come Parrilla Nicodemo - sindaco del Comune di Cirò Marina, in lista per l’elezione, poi avvenuta, a presidente della Provincia di Crotone - si rivolgeva proprio a Giuseppe Sestito, al quale veniva evidentemente riconosciuta la capacità di poter agire in contigue realtà criminali, affinchè procurasse voti tra i pubblici amministratori (anche di altri Comuni) chiamati ad esprimere la preferenza per l’elezione alla carica di Presidente della Provincia di Crotone”.

In data 12 gennaio 2017 Nicodemo Parrilla veniva infatti eletto presidente della Provincia di Crotone con il 62,2 per cento di consensi e l’elezione in questione avveniva attraverso i voti espressi dai consiglieri delegati dai singoli comuni della provincia. Sulla scorta dell’importante momento politico, in data 22 dicembre 2016 e dunque a ridosso della determinazione ufficiale, Nicodemo Parrilla – sottolinea il gip - richiedeva l’aiuto della cosca per avvicinare i consiglieri comunali del comune di Casabona per il tramite di Antonio Anania”.

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La ‘ndrangheta cirotana, secondo la Dda di Catanzaro, si e’ sempre organizzata "per porre a capo dell’amministrazione comunale di Cirò Marina un soggetto che, a prescindere dall’appartenenza politica, è stato asservito alle proprie volontà". Le conversazioni intercettate dimostrano per i magistrati che personaggi del clan Farao come " Vincenzo Pirillo, Giuseppe Spagnolo e Silvio Farao avevano appoggiato i consiglieri comunaliNevio Siciliani e Giuseppe Berardi e, conseguentemente, il candidato sindaco Parrilla".