Torna al centro del confronto politico e amministrativo la questione della Statale 106 Ionica, con un focus sulla tratta Sibari-Rossano. Il sindaco di Cassano all’Ionio, Gianni Papasso, esprime preoccupazione per i ritardi che stanno ostacolando l’avanzamento del progetto, nonostante gli sforzi delle amministrazioni locali. «Abbiamo fatto il nostro dovere», dichiara Papasso, evidenziando il lavoro congiunto con il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, per sbloccare l'iter della nuova infrastruttura.
I due comuni hanno dato pieno supporto alle procedure richieste dall'Anas, partecipando alla conferenza dei servizi e approvando nei rispettivi consigli comunali la variante agli strumenti urbanistici vigenti. Nonostante l’impegno profuso, Papasso denuncia ostacoli burocratici e una scarsa collaborazione da parte di ANAS. «Abbiamo fatto quanto necessario, anche per opporre il vincolo preordinato all’esproprio, ma ci sono stati problemi procedurali che hanno rallentato tutto», spiega il primo cittadino.

Statale 106: il sindaco di Cassano, Gianni Papasso, denuncia ritardi e mancanza di dialogo con l’Anas, sollecitando risposte concrete per sbloccare il progetto della superstrada Sibari-Rossano

Il sindaco lamenta anche la mancata disponibilità dei vertici dell'ente a un confronto diretto. «Abbiamo richiesto incontri con il commissario straordinario Simonini e il capo compartimento per la Calabria Caporaso, ma non abbiamo ottenuto risposte. Nonostante tutto, le amministrazioni locali non si sono fermate», aggiunge Papasso.

Il 9 dicembre, il consiglio comunale di Cassano ha approvato una delibera favorevole alla variante urbanistica e all'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio, un passo necessario per dare continuità al progetto. Tuttavia, il sindaco sottolinea l’urgenza di un confronto con Anas per evitare ulteriori ritardi. «Non si può lavorare alla cieca, senza tenere conto delle esigenze del territorio», avverte Papasso, auspicando un cambio di atteggiamento da parte dell’ente.
Secondo il sindaco, un dialogo più aperto e costruttivo potrebbe accelerare il processo e garantire che l’opera risponda alle necessità della comunità locale. Con le amministrazioni comunali determinate a proseguire il proprio impegno, il futuro della nuova superstrada rimane una priorità per il territorio, ma il confronto con Anas appare sempre più cruciale per superare le difficoltà che ancora frenano l’avvio dei lavori.