Conferenza stampa

Statale 106, Sibari-Corigliano e Crotone-Catanzaro costeranno più dei 3 miliardi preventivati: “Basta vittime” fa il punto

VIDEO | L'associazione questa mattina ha convocato una conferenza stampa durante la quale ha mostrato una serie di documenti ottenuti attraverso un accesso agli atti: «Progetto carente». Sulla cosiddetta strada della morte da inizio anno 19 vittime

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di Luana  Costa
19 luglio 2024
12:24

I due lotti Sibari-Corigliano Rossano e Crotone–Catanzaro, inclusi nel progetto si realizzazione della nuova statale 106 avranno un costo superiore ai tre miliardi per ora disponibili. Circa cinque miliardi è il quadro economico stimato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, all’esito di due adunanze convocate a Roma l'1 e il 22 marzo e il cui parere e il verbale sono stati resi noti oggi dall’Associazione Basta Vittime sulla statale 106 durante una conferenza stampa.

Secondo quanto emerso dalla documentazione, vi sarebbe la consapevolezza da parte di Anas dell'effettivo costo per la realizzazione dei due lotti, il rischio paventato dal sodalizio è quello di nuove incompiute. «L’Anas è consapevole di tutto questo» ha dichiarato il presidente Fabio Pugliese. «Tanto è vero che ha parcellizzato questi interventi». Esistono due lotti funzionali per il tratto Corigliano-Rossano Sibari e sei per il Catanzaro Crotone.


«La politica deve prendere una decisione» ha aggiunto. «Se le risorse restano tre miliardi e non saranno implementate o si fa la Crotone Catanzaro o la Corigliano-Rossano Sibari perché non ha senso iniziare frammenti di queste opere che rischiano di essere incompiute».

Secondo quanto riferito, il solo lotto Catanzaro-Crotone sarebbe stato stimato in tre miliardi e 36 milioni, mentre per il tratto Corigliano-Rossano Sibari il quadro economico dovrebbe lievitare fino a 1 miliardo ma con possibili ulteriori incrementi.

Nel parere reso dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici vengono infatti evidenziate una serie di criticità e anomalie nella progettazione dell'opera. «Il progetto esaminato non risulta corredato da valutazioni approfondite ed è caratterizzato da una serie di carenze rilevanti dal punto di vista impiantistico, geotecnico, di sicurezza delle gallerie che non giustificano né la scelta tecnica operata che potrebbe essere ulteriormente ottimizzata per conseguire risparmi, né il dimensionamento corretto dei costi» si legge nel documento reso oggi noto.

«Non si intende impedire lo sviluppo infrastrutturale dell’Italia – si legge sempre nel parere – e comprende la necessità di accelerare i procedimenti ma non può non sottolineare che i PFTE non possono basarsi su dichiarazioni generiche o puramente apodittiche ma devono contenere descrizioni dettagliate in coerenza con il livello progettuale considerato, degli interventi selezionati che consenta di pervenire ad una corretta valutazione dei costi».

Un altro aspetto evidenziato nel corso della conferenza stampa è il mancato vincolo imposto ai fondi stanziati per la realizzazione dei due tratti della statale 106 che, secondo quanto riferito, sarebbero inclusi nel contratto di programma di Anas e non in una delibera Cipess.
Da qui, l’attenzione sollevata dall’associazione a causa dell’eventuale revoca dei finanziamenti, contemplata peraltro nel decreto varato dal Mit, in cui si individua il soggetto attuatore dei due tratti della statale 106. All'articolo 4 del decreto si prevedono le modalità di revoca delle risorse "nelle ipotesi di mancato rispetto dei termini previsti dei cronoprogrammi o di omessa alimentazione del sistema di monitoraggio".

Un ulteriore indizio risiede nella gara d’appalto bandita per l’affidamento di una parte della Catanzaro Crotone (Simeri Crichi/Passovecchio) in cui si chiarisce «espressa possibilità di annullamento della procedura e revoca dell’aggiudicazione intervenuta nel caso in cui non sia autorizzata integrale copertura finanziaria dell’importo dell’intervento, attualmente solo in parte finanziata».

Sul fronte delle condizioni dell’attuale tracciato della statale 106 Fabio Pugliese ha poi aggiunto che «Anas deve intervenire urgentemente, la 106 versa in uno stato comatoso. E su questo la nostra associazione chiede la rimozione dei vertici di Anas per manifesta e conclamata incapacità». L’associazione ha avviato infatti una campagna di monitoraggio sui punti più critici, cinquanta quelli individuati nella sola provincia di Cosenza, con il supporto dello studio 3A.

Sono 19 quest'anno le persone rimaste vittime di incidenti mortali sulla statale 106: «Morti che gridano vendetta – ha aggiunto ancora Pugliese – il Ponte sullo Stretto non è una infrastruttura prioritaria per la Calabria ma p una opera immorale. Dall’1 gennaio ad oggi ci sono state 19 vittime, con almeno la metà di quei 14 miliardi del def si può tranquillamente completare la Catanzaro Lido Reggio Calabria e si eviterebbe, come ci racconta il rapporto Svimez, a quaranta comuni di scomparire».

Giornalista
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