«Sulla strada statale 106 impegniamo il governo affinché solleciti Anas a presentare il progetto dell'intera opera entro il 2024 e, inoltre, che, così come fatto per il Ponte sullo Stretto, indichi una data anche per il completamento di questa strada strategica per la viabilità calabrese e dell'intero Mezzogiorno». Lo afferma Santo Biondo segretario confederale Uil.

«Con la manifestazione odierna, organizzata da Cgil, Cisl, Uil, per rivendicare investimenti per la viabilità della famigerata strada 106 - aggiunge Biondo - poniamo al Governo il tema complessivo dell'infrastrutturazione del Mezzogiorno. Altro che regionalismo differenziato, il Sud ha bisogno di infrastrutture moderne ed efficienti e, per vederle realizzate, servono investimenti importanti e sicuri. Il ministro Salvini la smetta di 'spottegiare' e dia risposte infrastrutturali al Mezzogiorno che, per i ritardi nelle connessioni stradali e ferroviarie, vede compromesse le sue prospettive di crescita economica e sociale».

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Per Biondo «senza finanziamenti, infatti, non si possono aprire i cantieri e realizzare le opere. Lo avevamo detto, in tempi non sospetti, per l'Alta velocità ferroviaria, quando in perfetta solitudine avevamo denunciato il fatto che le coperture per portare questa infrastruttura da Salerno a Reggio Calabria non esistevano. Allora, il nostro allarme non venne ascoltato e, oggi, ci troviamo di fronte al fatto compiuto: con i fondi a disposizione l'Alta velocità difficilmente valicherà il Pollino e si penalizzeranno così le speranze di crescita del porto di Gioia Tauro, riducendo le possibilità che questo hub possa diventare il più importante del Mediterraneo».

«Il Governo e, in particolare, il ministro Salvini smettano di fare campagna elettorale - conclude il segretario confederale della Uil - e ci dicano, senza giri di parole, quanti soldi hanno intenzione realmente di mettere per aiutare il Mezzogiorno a superare il suo pensante gap infrastrutturale».