La parlamentare Elisabetta Barbuto accompagnata dai neo consiglieri regionali Francesco Afflitto e Davide Tavernise nella sede della società stradale anche per fare il punto sulla situazione infrastrutturale della regione
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Sul tracciato della nuova statale 106 Jonica Sibari-Rossano i fronti di conflitto si ampliano: da un lato le rappresentanze parlamentari regionali e nazionali, dall’altra alcuni sindaci e movimenti civici. Il rischio è che la mancata unità territoriale possa far perdere tempo ed energie, anche se, in uno stato di diritto e in democrazia, alla fine, dopo avere ascoltato le parti in causa poi dovrebbe esserci chi è chiamato ad assumersi le responsabilità di decidere, a prescindere dalle fasce di dissenso. Talvolta, però, il dissenso è usato come arma per fermare tutto e tenere isolata un’area da chi desidera la marginalizzazione di un territorio economicamente forte.
L’onorevole Elisa Scutellà (M5s) ha sottolineato che il piano di ammodernamento della statale «non compromette la futura modernizzazione della linea ferroviaria ionica» così come confermato da Anas e Rete ferrovia Italia che hanno espresso il nulla osta al progetto «ritenendolo compatibile con l’ipotesi di raddoppio del binario esistente».
«Non solo - afferma la deputata - l’ente gestore delle ferrovie italiane ha anche evidenziato come, una volta realizzata, la nuova strada non pregiudicherà la sicurezza della circolazione ferroviaria e stradale». La presa di posizione è all’indomani dell’incontro avuto presso gli uffici Anas Calabria a Catanzaro tra i vertici della direzione, Francesco Caporaso, Silvio Canalella ed Domenico Renda e la delegazione M5s composta dalla parlamentare crotonese Elisabetta Barbuto accompagnata dai neo consiglieri regionali Francesco Afflitto e Davide Tavernise per fare il punto sulla situazione infrastrutturale della regione ed in particolare per un focus approfondito sulla SS 106 Jonica e sugli studi di fattibilità tecnico economica e di progettazione nel tratto da Sibari fino a Simeri.
Crotone-Catanzaro, accelerazione nelle procedure
In una nota Barbuto parla per la Sibari/Rossano «di definire alcune situazioni che a livello locale ancora impediscono al progetto di decollare definitivamente», mentre «nel caso della variante Crotone Catanzaro lo studio, finanziato nell’aggiornamento al contratto di programma nel 2019, procede a passi spediti dopo la condivisione del percorso da parte delle amministrazioni locali.
Anche per quanto riguarda il tratto da Crotone a Sibari, originariamente diviso nei tratti Crotone-Mandatoriccio e Mandatoriccio-Rossano si sta procedendo allo studio di una progettazione che non contempli più esclusivamente il restyling della attuale sede stradale, ma la realizzazione di una strada a quattro corsie ponendo a confronto più soluzioni, tra le quali anche il vecchio megalotto 9, con le analisi approfondite dei flussi di traffico e la sostenibilità economica degli interventi».
Allo studio anche le varianti all’ipotesi progettuale, relative a zona Santa Lucia (Corigliano) e contrada Frasso (Rossano) nell’area urbana di Corigliano Rossano. «Varianti per le quali, ragioni tecniche e di sicurezza, afferma il Consigliere regionale Davide Tavernise (M5s) rendono preferenziale la realizzazione di una sopraelevata. Soluzione questa che vede il favore anche del Presidente della regione Calabria Roberto Occhiuto, come emerso da un successivo incontro presso gli uffici della Giunta regionale».
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