Un lungo elenco che conta nell'ultimo lustro quasi novanta vittime. La denuncia dell'associazione "Basta vittime": «Si intervenga per garantire a migliaia di cittadini una mobilità sicura e degna di un Paese civile»
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Gli ultimi sono stati Davide e Gabriele Origlia, ma quello delle vittime della strada sulla statale 106 è un lungo elenco. Nel corso del 2021 sono state, complessivamente, 22 le persone morte a causa di incidenti stradali sulla 106 ionica. Nel solo mese di gennaio sono state 5: prima dei due giovani di Roccella morti domenica sera, hanno perso la vita il 47enne Aurelio Giorgi, il 74enne Pasquale Varano e il 19enne Luca Laudone. Negli ultimi cinque anni, poi, le vittime sono state in totale 87.
I dati sono stati forniti dall'associazione di volontariato "Basta vittime sulla strada statale 106", fondata da Fabio Pugliese e presieduta da Leonardo Caligiuri, che da molti anni chiede con forza che l'arteria venga messa in sicurezza.
«La morte di Davide e Gabriele Origlia - afferma Caligiuri - è dolorosissima perché allunga il triste elenco delle vittime della statale 106 e poi, soprattutto, perché, con loro, muore giorno dopo giorno la speranza di vedere cambiare qualcosa. Spiace dovere constatare che ancora oggi si sentono politici parlare del Ponte sullo Stretto quando, invece, sulla costa jonica calabrese, abbiamo un'urgenza infrastrutturale che riguarda la vita di migliaia e migliaia di cittadini che meritano una mobilità sicura, dignitosa e, soprattutto, degna di un Paese civile».
«Questa - dice ancora il presidente dell'associazione - è una 'strage di Stato' che non può non rimanere sulla coscienza di chi può e deve iniziare immediatamente a mettere in sicurezza la statale 106 con interventi straordinari, in attesa che possa essere finanziato un progetto di ammodernamento dell'intera arteria che la Calabria attende ormai da oltre un secolo».