Acqua quanto mi costi? Così salata, non tanto per il sapore ma per gli importi sulle bollette, i cittadini di Castrovillari proprio non se l'aspettavano. Soprattutto in un anno già fortemente segnato dalla depressione economica conseguente alla pandemia da Covid 19. Eppure in questi giorni in molti hanno ricevuto la richiesta di pagamento delle tariffe a consumo dell'acqua pubblica, direttamente dall'organo straordinario di liquidazione (Osl) che dopo la dichiarazione di dissesto del Comune di Castrovillari gestisce la riscossione dei pagamenti. Tariffe altissime che superano le più rosee previsioni dei più incalliti consumatori del prezioso liquido. A volte anche quintuplicate rispetto allo scorso anno.

La stangata di fine anno

Un brutto regalo di fine d'anno per i cittadini di Castrovillari chiamati ora a far pesare sul bilancio familiare e delle attività economiche anche il pagamento delle bollette dell’acqua. Per il direttivo dell'Udc cittadino, coordinato da Maria Antonietta Guaragna, una «vera beffa» che dimostra «tutta l’inefficienza della gestione del servizio idrico». Infatti le richieste di pagamento si riferiscono al periodo 1 gennaio 2018 fino al 31 dicembre 2019 e non solo l’ultimo anno per come dovrebbe essere naturale. Moltiinfatti hanno già pagato lo scorso anno la tariffa relativa al 2018. Senza contare che, per le continue interruzioni del servizio pubblico a causa di guasti e crisi idrica che interessa la città, tanti cittadini sono stati privati della possibilità di utilizzare l’acqua anche per molti giorni di seguito e anche in periodo festivi. Ma alla «beffa si aggiunge il danno» commenta la Guaragna dal momento che dalle bollette, per la maggior parte di importi rilevanti, «emerge l’incongruenza di consumi e letture, oltre al fatto che i cittadini non sono messi nelle condizioni di verificare l’effettività dei consumi poiché spesso non vengono indicate le letture dei contatori, né reali né presunte, ma solo il consumo dei metri cubi». In altri casi le letture indicate come «reali» non corrispondono a quanto si legge sui contatori. Senza contare i paradossi che riguardano le letture considerate reali «che a distanza di quasi un anno dal periodo di cui si chiede il pagamento, è inferiore a quello riportato nella bolletta».

La gestione del servizio fa acqua

Insomma un pasticcio che chiama facile la battuta: la gestione del servizio fa acqua da tutte le parti ed evidenzia che «il supporto tecnico ed informatico esterno, accordato dal Comune di Castrovillari con affidamenti diretti alla società municipalizzata, il cui costo grava sempre sulle tasche dei cittadini, non ha dato i risultati sperati». Per l'Udc il dato sicuro è che «logiche volte a far quadrare i conti del bilancio comunale continuano a prevalere sul rispetto dei diritti dei cittadini ad avere servizi primari». Pertanto Guaragna richiama gli amministratori a porre «rimedio al grave disagio causato ai cittadini, che impossibilitati a recarsi negli uffici comunali a causa delle misure di contenimento del rischio epidemiologico covid-19, sono costretti ad interpellare gli stessi per telefono per vedersi fissato un appuntamento tra qualche mese, ma nessuno nel frattempo è intervenuto per sospendere il pagamento».