VIDEO | Silvio Canalella, responsabile delle nuove opere, sottolinea la priorità dell'interesse pubblico su quello dei privati. E sui pareri delle amministrazioni comunali nell'ambito della conferenza dei servizi chiarisce: «Non sono vincolanti»
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L'ingegnere Silvio Canalella, responsabile delle nuove opere della struttura territoriale Anas Calabria, ha ribadito in un'intervista l'importanza del progetto stradale tra Corigliano-Rossano e Sibari, sottolineando che i pareri delle amministrazioni locali non sono vincolanti quando si tratta di opere di interesse pubblico. Questo progetto, cruciale per la viabilità regionale, ha suscitato polemiche e proteste da parte dei privati a rischio esproprio.
La conferenza di servizi, originariamente fissata per il 28 maggio, è stata posticipata al 13 giugno su richiesta della Regione Calabria. La motivazione principale di questo rinvio è la necessità di raccogliere tutti i pareri interni necessari e di emettere il parere unico regionale. Canalella ha spiegato che questo differimento è stato richiesto per garantire il tempo sufficiente a raccogliere e consolidare tutti i pareri richiesti.
Uno dei principali punti di contesa del progetto riguarda gli espropri necessari per la realizzazione del nuovo tracciato. Canalella ha dichiarato: «La strada da qualche parte deve passare», sottolineando che l'interesse pubblico dell'opera prevale sugli interessi privati, pur riconoscendo i disagi causati agli espropriati. Le attività di esproprio sono attualmente in corso secondo il decreto 327/2001, che regola il codice degli espropri. L'ingegnere Canalella ha rassicurato sulla correttezza dell'iter procedurale seguito per l'istruttoria, affermando che dal punto di vista amministrativo e procedurale, l'iter è ineccepibile. «Stiamo seguendo tutti i percorsi previsti dalla norma vigente sugli appalti pubblici e le norme che regolano la conferenza dei servizi», ha dichiarato con fermezza.
I pareri delle amministrazioni locali
Canalella ha chiarito il ruolo delle amministrazioni comunali e dei sindaci nell'ambito della conferenza dei servizi. Sebbene i sindaci possano esprimere un parere positivo o negativo sull'opera, Canalella ha precisato che tali pareri non sono vincolanti: «Prevalgono i pareri prevalenti sull’interesse pubblico. Quindi non è che il diniego di un’amministrazione significhi che l’opera non può essere realizzata».
Alla domanda se il progetto rischi un blocco, Canalella ha risposto con prudenza: «Questo non è dato a me saperlo. Ovviamente poi, se ci sono dei ricorsi, saranno gestiti secondo le procedure amministrative previste». L'intervista ha evidenziato l'importanza di bilanciare l'interesse pubblico con i diritti dei privati, garantendo al contempo la correttezza e la trasparenza delle procedure seguite per l'approvazione e la realizzazione del progetto stradale. Anas e le autorità regionali continuano a lavorare per portare avanti un'opera considerata strategica per lo sviluppo della viabilità in Calabria, cercando di minimizzare gli impatti negativi sui residenti coinvolti dagli espropri.