Tenere sotto controllo le spese del Consiglio regionale e aumentare la trasparenza dei rendiconti. È questo l’obiettivo del nuovo sistema informativo di cui si è dotato Palazzo Campanella, per la gestione delle risorse assegnate ai gruppi consiliari. Si tratta di uno strumento telematico, collegato direttamente con la Corte dei Conti, la Ragioneria generale dello Stato e la Commissione per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti e dei movimenti politici, «che consente a questi organismi – si legge in una nota - di conoscere in tempo reale i dati di utilizzo dei fondi connessi all’esercizio delle attività politiche».

 

«Così come era già avvenuto per il nuovo portale web del Consiglio regionale - continua il comunicato - anche il sistema informativo per la gestione del finanziamento dei gruppi è stato varato a costo zero per le casse pubbliche, essendo stato realizzato, infatti, dal personale interno dell'amministrazione del Consiglio regionale, al fine di valorizzare le professionalità presenti nella pianta organica e, al contempo, assicurare un significativo risparmio economico all’ente».

 

In seguito al completamento dell'iter, il presidente dell'Assemblea legislativa regionale, Nicola Irto, ha scritto al presidente della Corte dei Conti, Angelo Buscema, e al presidente della Sezione regionale di controllo, Tommaso Salamone. «L’entrata a regime del nuovo sistema informativo - ha scritto Irto - costituisce un ulteriore passo avanti in direzione del pieno ed effettivo esplicarsi dei principi di legalità e trasparenza nell'amministrazione del Consiglio regionale, oltre al conseguimento degli obiettivi reciproci di dematerializzazione dei flussi documentali. Durante la corrente legislatura, sono stati numerosi i provvedimenti che l'Ufficio di Presidenza del Consiglio ha assunto e messo in atto perché la spesa pubblica fosse contraddistinta da chiarezza e piena accessibilità delle informazioni da parte dei cittadini. L'ultimo provvedimento da noi adottato, in applicazione della legge nazionale 213 del 2012, colma un vulnus residuo esistente nel nostro ordinamento regionale».

 

La cosa più interessante, come conferma il presidente del Consiglio regionale, è che la Corte dei Conti potrà accedere costantemente ai documenti contabili che certificano le stese dei gruppi consiliari, effettuando controlli in tempo reale su importi e beneficiari.