Sembrerebbe sempre più verosimile l’ipotesi che a breve venga a mancare nel presidio ospedaliero montano di Soveria Mannelli l’emoteca. Lo afferma il comitato pro ospedale del Reventino che da tempo fa da vedetta sui disservizi dell’ospedale che da quando è stato trasformato in presidio montano, fatica a non perdere pezzi. Pochi mesi fa a fare alzare la testa all’associazione, presieduta da Antonello Maida, era stata l’assenza di Soveria tra i laboratori di analisi da rimpinguare tramite gare d’appalto. Ora, la motivazione  è però diversa. Secondo i vertici del comitato a far suonare il campanello d’allarme è il fatto che fino al 31 dicembre 2014 la sezione locale dell’ Avis ha gestito un punto prelievo presso la struttura, ma ora la stessa associazione sarebbe stata invitata a dotarsi di un proprio punto raccolta al di fuori della struttura ospedaliera.


Per il comitato la chiusura è ormai cosa fatta e a breve seguiranno gli atti, ecco perché allora chiede a cosa serva avere allestito di sana pianta e con dispendio di soldi pubblici un punto raccolta al terzo piano del nosocomio. Il dirigente del laboratorio analisi, Ivan Potente, avrebbe anche mostrato la sua disponibilità a gestire il servizio all’interno del suo reparto. "Buon senso vuole – afferma il comitato -  che tale salvifica proposta venga vista come un’opportunità dall’azienda e non un problema. Viceversa pare che lo sia,  forse romperebbe qualche equilibrio di quelli veramente strani a cui ci hanno abituato negli anni, dove quasi mai il metro di valutazione è stato l’utilità per l’utenza".

 

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