Termina con tre assoluzioni agli imputati calabresi “perché il fatto non sussiste” il processo sullo smaltimento illecito di rifiuti nato dall’inchiesta Tempa Rossa sull’Eni di Viggevano che aveva coinvolto anche l’azienda calabrese Ecosistem, situata nell'area industriale di Lamezia.

Il tribunale di Potenza ha assolto l’amministratore delegato di Ecosistem di Lamezia Terme Salvatore Mazzotta, il socio della stessa società Rocco Aversa e il responsabile del settore trasporto Antonio Curcio, difesi dagli avvocati Antonio Larussa e Angelo Calzone. Il giudice Rosario Baglioni ha, invece, condannato l’Eni.

Il processo che si è chiuso, in primo grado, è scaturito da un’indagine coordinata dalla Procura di Potenza e condotta dal Noe dei Carabinieri, che nel marzo 2016 portò all’arresto di sei funzionari Eni con l’accusa di smaltimento illecito di reflui petroliferi e sforamento delle emissioni in atmosfera al Centro Oli di Viggiano.

Il tribunale, infine, ha condannato la compagnia petrolifera al pagamento di una sanzione amministrativa di 700mila euro e ha stabilito la confisca di circa 44,2 milioni di euro, da cui sottrarre i costi già sostenuti per l’adeguamento degli impianti.