C’è lo zampino delle cosche De Stefano e Zindato dietro l’affermazione, quale principale operatore nell’esecuzione della rete di metanizzazione della città di Reggio Calabria, della società Canale srl. Così affermano gli inquirenti nel provvedimento riguardante l’inchiesta “Martingala”. E sono collegamenti che affondano le radici in ben più lontani rapporti e cointeressenze che attraversano lo Stretto e giungono – ancora una volta – a Palermo, nel cuore di Cosa nostra. Si rinsalda di nuovo, dunque, quel legame fra Calabria e Sicilia già emerso a più riprese nell’inchiesta “’Ndrangheta stragista”.

 

Ed è leggendo gli atti delle inchieste di Palermo e quelli di Reggio Calabria che gli inquirenti evidenziano «la sussistenza di palesi e gravi irregolarità e favoritismi nella gestione degli appalti connessi ai lavori di metanizzazione di cui, nel corso del tempo, ha beneficiato soprattutto la società Canale Srl, dal momento che gli importi delle commesse alla medesima assegnate incidono in misura nettamente maggiore rispetto a tutte le altre commesse affidate alle altre aziende. Tale posizione privilegiata, assunta molto spesso in coabitazione con una delle aziende riconducibili ad una famiglia contigua a Cosa Nostra, rimanda a ben più profondi accordi tra esponenti della criminalità organizzata siciliana e calabrese, finalizzati a veicolare l’affidamento di lucrosi appalti in favore delle imprese d’interesse».

Dimitri De Stefano e l’impresa Canale

È il collaboratore di giustizia Enrico De Rosa a parlare con gli inquirenti. L’inchiesta “Martingala”, infatti, porta la firma innanzitutto del procuratore vicario Gaetano Paci e poi ancora del procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo e dei sostituti Stefano Musolino e Francesco Tedesco. Sono loro, con un paziente lavoro di gruppo, a mettere insieme quasi mille pagine di provvedimento che spiegano in profondità come nasce questa inchiesta. E fra le pieghe delle carte ci sono anche le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia di primo livello come Enrico De Rosa che svela alcuni fatti piuttosto interessanti.

«Allora, praticamente, una volta è uscito...Dimitri De Stefano, allora – spiega De Rosa – quello che so io è che lui godeva dei benefici della potenza criminale della Famiglia. Che cosa intendo godeva dei benefici? Perché lui entrava nei locali e non pagava, andava nelle attività commerciali e sponsorizzava le aziende che gli parevano a lui, in questo caso...ecco, una cosa importante c’è però, Canale gas, Canale Gas era con i De Stefano.? (omissis) Canale, Gas Natural. Questo me lo disse Mico, ...omissis ...Mimmo, ritornando all’amicizia di Dimitri De Stefano, mi disse che persona vicina ai De Stefano era Gas Natural, tale Canale, e il cognato, soprattutto, che io avevo già conosciuto perché era in rapporti con Checco Zindato, tale Pietro Stillitano che è il marito di Elena Canale, che ha anche un centro di abbronzatura ...centro estetico in Via ... dove abita il dottore Carbone che ha subito l’estorsione da parte dei Caridi per il ...la vicino, in quella stessa Via. Non mi viene in mente il nome. ...omissis...».

 

Il pentito specifica come la ditta Canale è «molto vicina… tra virgolette favorita nello svolgere le sue attività dai De Stefano… anche per amicizia del suo proprietario, del figlio del signor Canale, che adesso in quest’istante non mi sovviene… non mi viene in mente il nome, che è intimo amico se non fraterno di Dimitri De Stefano… forse me l’ha detto Sonsogno per certo. Fra le altre cose il cognato di questo Canale, che ho visto proprio due-tre mesi fa, ci siamo salutati era con Dimitri nella concessionaria Yamaha… la prima concessionaria Yamaha di Santa Caterina… eh… eravamo con il cognato di Pietro Canale, Pietro Canale che era inquilino di Checco Zindato in quel terreno che di fatto è della Curia però è nel possesso dico, almeno all’epoca, adesso non so tuttora le cose, nel possesso della famiglia Zindato». Il pentito porta anche diversi elementi che la Procura riscontra, ai fini dell’identificazione delle persone coinvolte: «Tanto è vero che Mico quando è uscito dal carcere è andato a lavorare là, montava le cose di gas, mentre si riabilitava! Ma non è che andava, non faceva un cazzo, risultava che lavorava là. (…) perché lo hanno aiutato i De Stefano, sennò non è che uno inizia a lavorare così, montava le caldaiette del gas».

Lo scambio fra pm e pentito

C’è poi uno scambio di battute fra il pm e De Rosa, da dove emerge il rapporto che, secondo il pentito, vi sarebbe fra Canale e De Stefano.

 

Pm: ma le montava o no??

De Rosa: non le ... figurava che le montava.?

Pm: questa cosa, per capire, se lo sa, questa cosa i Canale la subivano? Cioè era una cosa che gli era imposta o...?

De Rosa: no, scusate se vi interrompo subito. Canale e Dimitri De Stefano sono così...?

Pm: così... chi ci ascolta non...?

De Rosa: ho fatto il segno dell’indice incrociato. Questo per dire, per far capire che erano in stretto contatto, che erano molto amici, significativo era anche che, poi, nell’aiuto fra cosche, dov’era il deposito Canale per posare i macchinari? Quando hanno preso l’appalto che dovevano montare tutto il gas! Dov’era? Ve lo dio io. Da Checco Zindato! Non è che era, tipo, nel mio capannone, era nel capannone di Checco. Tanto è vero che l’affitto lo pagavano a Checco. Gli pagavano, se non sbaglio, 1500-1800 al mese.?

Pm: ma questo dove??

De Rosa: a Modena?

Pm: no, ma dico, laddove loro lo prendevano dalla chiesa gratis, praticamente??

De Rosa: incredibile, proprio! Dobbiamo dire che sono bravissimi. Perché loro aveva l’usufrutto, il comodato gratuito dalla chiesa e la signora Melina, la signora Melina aveva fatto un contratto...queste cose le so bene, le so bene perché, intanto perché le ho vissute con Checco, perché spesso e volentieri siamo andati a prenderci l’affitto, intanto perché quando Canale informò che non potevano più prendersi in affitto, tenerlo in affitto perché avevano diminuito le installazioni, non so per quale arcano motivo, Checco, io sono stato designato da Checco per affittargli il magazzino e, tanto è vero, che lo affittai a un tale Roberto, non mi viene il nome, di Mosorrofa che aveva un BMW X3 nero che, poi, successivamente, lo abbiamo aiutato a fare la Città dei Bambini da Carmelo Ficara, perché la città dei Bambini è di Carmelo Ficara, la struttura, e prima ancora c’era il supermercato e pagano 4 mila euro al mese, lo so perché il contratto lo abbiamo fatto noi. ...omissis...?

De Rosa: come siamo arrivati qua??

Pm: siamo arrivati perché lei mi disse che i Canale affittavano il capannone da Checco Zindato.

De Rosa: i Canale sono vicini ai De Stefano. Questo lo so per certo. E l’ho vissuto anche per tutte una serie di cose...a parte che con Dimitri De Stefano sono di colletta, cioè escono sempre insieme...

Pm: sì, però io volevo capire una cosa, nella sua percezione, chiunque ha un buon rapporto con Dimitri De Stefano e ha un’impresa è favorito? Perché Dimitri De Stefano esce con un sacco di persone, questo volevo capire.?

De Rosa: no, io Dimitri lo conosco, sono uscito pure io con dimitri.

Pm: appunto.?

De Rosa: ci siamo incontrati al bar e abbiamo bevuto qualcosa.?

Pm: no, siccome lei sembra dire, però voglio capire se è così oppure no, lei sembra dire siccome Dimitri De Stefano aveva un buon rapporto, era amico per una intensa frequentazione con il figlio di Canale allora questo significa che Canale era favorito.?

De Rosa: no, ora vi spiego meglio io.?

Pm: ecco, esatto.?

De Rosa: faccio un esempio pratico, ...omissis?

Pm: un attimo solo, Checco Zindato le disse mai qualcosa a proposito dei Canale??

De Rosa: Checco Zindato si, anche il fatto che, comunque, lui era stato favorito, gli era stato portato dai De Stefano Canale là per fare il...?

Pm: chi glielo ha detto questo??

De Rosa: Checco me lo ha detto. Perché quando loro lo lasciavano, dice, intanto, non gli posso dire niente, che gli posso dire? Perché lui voleva che continuassero ad avere il magazzino in affitto, dice, non gli posso dire perché, comunque sia, sono vicini, sono amici...e lui mi ha fatto, la prima volta l’esempio me l’ha fatto lui dell’amicizia che c’era con i De Stefano. Successivamente l’ho visto io, perché, poi, ho fatto uno più uno fa due, Mico è uscito dal carcere e mi ha detto che ha lavorato là e poi...?

Pm: solo formalmente, glielo ha detto Mico questo??

De Rosa: sì, solo formalmente, anche suo fratello Carmelo, loro montavano le Caldaie.

Pm: e questo sempre non perché Canale lo ha subito ma nell’ambito di questo...?

De Rosa: Canale è stato favorito anche nel vincere questi appalti per fornire la metanizzazione della città. È stato per la sua amicizia con Dimitri De Stefano.?

Pm: e questo chi glielo ha detto??

De Rosa: me lo ha detto Mico. Ma non è che lo dico per (incomprensibile) perché lo so.?

Pm: certo lo sa, glielo ha detto Mimmo.?

De Rosa: e, poi, un’altra cosa importante è il fatto che, comunque sia, vi faccio l’esempio, il ...omissis...è...uno dei fornitori del ...omissis...è Dimitri De Stefano, nell’ordine del suo lavoro di rappresentanza alimentare, però per farvi capire, mentre io lì posso dire che ho visto dei rapporti commissioni – pagamento e ciao, io proprio con i Canale c’era un rapporto più stretto, era un rapporto diverso rispetto, per dire, a dei normali fornitori, perché Dimitri De Stefano fornisce tanti bar, per farvi capire. Non sono stato chiaro.?

Pm: no, me lo spieghi meglio. Cioè lei vuole dire che lei lo ha colto anche dal modo con ci si relazionavano tra di loro.

De Rosa: assolutamente si. E, poi, a me del ...omissis...Mimmo non mi ha detto niente.?

Pm: ma perché il ...omissis...di chi è??

De Rosa: è di ....

Pm: cioè lo usa perché il titolare...

De Rosa: è amico di Dimitri.?

Pm: è molto amico di Dimitri.?

De Rosa: si.

Pm: e non avevo capito, adesso ho capito. Cioè, lei vuole dire ...lei ha risposto alla domanda che ho fatto prima, quindi non è che chiunque ha un buon rapporto con Dimitri De Stefano è un imprenditore favorito perché, lei dice, non guardate ....omissis...avevano un rapporto di amicizia ma commercialmente ordinario.

De Rosa: ecco.?

Pm: mentre i Canale avevano un altro tipo di ....?

De Rosa: erano proprio favoriti.?P. M.

 

Consolato Minniti