L'Ufficio territoriale del Governo «prende atto» dell'azione «clamorosa quanto inusuale» messa in atto dai rappresentanti di sette Comuni contro la situazione di stallo sulle opere di compensazione del Terzo Megalotto. I primi cittadini: «Sorpresi per questa reazione»
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«Iniziativa clamorosa quanto inusuale, che non si ritiene conforme al consueto rispetto interistituzionale». Così la Prefettura di Cosenza commenta, in una nota, la protesta effettuata negli uffici della stessa Prefettura dai sindaci di sette Comuni per rivendicare opere di compensazione del Terzo Megalotto della nuova statale 106 Ionica. I primi cittadini che hanno intrapreso l'iniziativa sono quelli di Cassano allo Ionio, Giovanni Papasso; Villapiana, Paolo Montalti; Francavilla Marittima, Gaetano Tursi; Cerchiara di Calabria, Antonio Carlomagno; Albidona, Leonardo Aurelio; Roseto Capo Spulico, Rosanna Mazzia, e per il Comune di Amendolara Antonio Ciminelli, in rappresentanza del sindaco Pasquale Aprile.
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«L'intesa - si aggiunge nel comunicato - era che i sindaci avrebbero fatto pervenire un documento sulla questione infrastrutturale per poi interessarne il competente Dicastero. Si è deciso, invece, per un'azione che stride fortemente con il consueto rapporto, apertissimo, tra Prefettura e Comuni. Se ne prende atto. Da parte dell'Ufficio Territoriale del Governo c'è solo da ribadire la profonda soddisfazione per i successi contro il crimine organizzato che la Prefettura di Cosenza, come rimarcato dall'Anas, contraente generale, e parti sociali, preservano l'area dell'alto Jonio dall'anti-Stato, freno al progresso ed allo sviluppo».
«I Sindaci, ricevuti dal Viceprefetto vicario e dal Capo di gabinetto - è detto ancora nella nota - hanno inteso depositare il resoconto di un proprio precedente incontro, avvenuto l'11 luglio scorso, ed hanno chiesto udienza alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ai fini del superamento della fase di stallo nella realizzazione delle già citate opere di compensazione».
I sindaci: «Sopresi dalla reazione della Prefettura»
«Siamo veramente sorpresi per la presa di posizione assunta dalla Prefettura di Cosenza in merito alla nostra protesta di oggi. Abbiamo precisato sin dall'inizio che la nostra iniziativa non era diretta contro il prefetto, che consideriamo anzi un corretto interlocutore istituzionale e non é mai stato l'obiettivo della nostra protesta». Così il sindaco di Cassano allo Ionio, Giovanni Papasso all'Ansa, dopo nota la nota della Prefettura di Cosenza. I sindaci, nel pomeriggio, hanno lasciato gli uffici della Prefettura, in coincidenza con l'orario di chiusura degli uffici, e stanno proseguendo adesso la loro protesta nello spazio antistante la sede dell'Ufficio territoriale del Governo.