È morto ieri a Catanzaro, all’età di 81 anni, l'ex presidente del Consiglio regionale Anton Giulio Galati. Nato a Monterosso Calabro, nel Vibonese, ha militato nell'Azione Cattolica e si è iscritto alla Dc nel 1951.

 

È stato dirigente della Cisl e poi segretario regionale generale del sindacato cattolico. Entrato in Consiglio regionale nel 1980, il 24 maggio 1983 Galati è stato eletto presidente dell'assemblea, carica che ha conservato fino a maggio 1993. Successivamente è tornato alla guida del Consiglio regionale anche nel periodo 10 agosto 1994 - 5 giugno 1995.

 

Stamani, nella sede della Cittadella regionale di Germaneto, è stata allestita la camera ardente. "Dalle ore 11 in poi - è scritto in una nota dell'ufficio stampa della Giunta - sarà possibile, a quanti lo hanno conosciuto, apprezzato e stimato in vita, tributare l'estremo saluto all'ex Presidente del Consiglio regionale della Calabria".

 

Numerosi gli attestati cordoglio giunti dal mondo della politica.


Oliverio: «Galati lascia un ricordo positivo» - «Ho conosciuto Anton Giulio Galati da giovane consigliere regionale ed ho avuto modo di apprezzarne le qualità umane, il legame alla propria terra, il senso delle istituzioni».

È quanto afferma, in una nota, il presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, dopo aver appreso la notizia della scomparsa dell'ex presidente del Consiglio regionale della Calabria.

«La sua esperienza sindacale gli ha consentito una conoscenza diretta ed approfondita del mondo del lavoro, i cui bisogni e le cui trasformazioni sono stati per lui una bussola permanente anche nell'impegno politico successivo. Da presidente del Consiglio regionale, in un momento di forte ed aspra contrapposizione politica, ha saputo mantenere alto il ruolo ed il prestigio dell'istituzione, dimostrando doti di equilibrio, autorevolezza e rigore. Anche nei momenti di accesa contrapposizione politica ed ideologica Anton Giulio Galati ha saputo combattere la faziosità per fare prevalere il rispetto delle altrui posizioni e tolleranza. Galati - conclude il presidente Oliverio - lascia un ricordo positivo in quanti lo hanno conosciuto ed avuto modo di apprezzarne le qualità umane. Alla famiglia sento di esprimere le mie condoglianze e la mia vicinanza in questo momento di dolore».

 

Bruno: «La sua saggezza mancherà alla politica calabrese» - «La scomparsa di Anton Giulio Galati, figura di alto spessore istituzionale, lascia un grande vuoto nel panorama calabrese».

A dichiararlo il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, che esprime il proprio cordoglio e la vicinanza alla famiglia per la scomparsa dell’ex presidente del consiglio regionale calabrese, coordinatore nazionale dei presidenti dei Consigli regionali e della Province autonome.

«Galati è stato un riferimento costante, per autorevolezza ed equilibrio, oltre che rigore morale e umanità – ha detto ancora Bruno - A lui dobbiamo tra le pagine più importanti del regionalismo, dalla postazione prestigiosa che ha ricoperto con grande lustro, la massima carica dell’Assemblea legislativa regionale. Ma è stato anche uno dei più attivi protagonisti della vita politica e sindacale del Paese, garantendo un contributo importante nella valorizzazione del ruolo del Mezzogiorno, senza mai perdere di vista le radici della formazione cristiana, della centralità dell’uomo e dei suoi bisogni. La sua saggezza – conclude Bruno - mancherà alla politica calabrese e a tutti noi che svolgiamo con passione e impegno il nostro ruolo nelle istituzioni».


Irto: «Anton Giulio Galati un punto di riferimento personale e politico» - «Esprimo il mio personale cordoglio e quello dell'intero Consiglio regionale per la scomparsa di Anton Giulio Galati. Una personalità straordinaria della politica calabrese, che – dichiara il presidente del Consiglio regionale - per lunghissimo tempo ha ricoperto con doti di autorevolezza e imparzialità il ruolo di presidente dell'Assemblea legislativa regionale. L'alto senso delle istituzioni, l'equilibrio e il senso etico hanno fatto di Anton Giulio Galati un punto di riferimento personale e politico, anche ben oltre la conclusione del suo impegno diretto. Alla famiglia Galati rivolgo i sensi della mia personale vicinanza e la partecipazione al lutto che l'ha colpita».