Il sindaco della cittadina ricorda l'imprenditore che fondò la storica bibita al caffè: «È stato uno dei pionieri dell'imprenditoria locale, un vero galantuomo». Il cordoglio del presidente del Gruppo Pubbliemme-LaC e di tutta la redazione
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Aveva 96 anni Salvatore Cristofaro, era il fondatore della Brasilena, la tanto amata gassosa al caffè che ha portato il nome della Calabria in giro per il mondo. L’imprenditore, titolare dell’azienda Acqua Calabria, si è spento nella notte a Girifalco, nel catanzarese, suo paese natale. Un esempio di lungimiranza che con il suo lavoro ha dato lustro alla Calabria. La sua scomparsa lascia un grande vuoto nella comunità girifalcese che lo ricorda attraverso le parole del primo cittadino PietrantonioCristofaro: «Quando ho appreso la notizia ho pensato subito che si tratta di una grave perdita. Ricordo a me stesso e a tutti i cittadini che Salvatore Cristofaro è stato uno dei pionieri dell’imprenditoria locale e grazie alla sua attività è riuscito a portare il nome di Girifalco fuori dai confini regionali».
Un uomo lungimirante
È stato un uomo lungimirante e pieno di iniziative ricorda il sindaco. «A lui si devono tante iniziative non solo legate all’imbottigliamento o l’ideazione della brasilena e di altre bibite, ma Girifalco grazie a lui ha avuto anche un cinema, l’unico nel comprensorio negli anni ‘60 che Cristofaro ha gestito fino a quando la sua attività è cresciuta richiedendo sempre maggiore impegno e oggi Acqua Calabria è un’azienda importante, tra le prime del centro sud.
Il dolore della comunità
Dunque è una grave perdita per l’intera comunità: «Personalmente conservo un ottimo ricordo – conclude il primo cittadino -. Cristofaro era una persona sempre disponibile anche con l’amministrazione comunale, ci è stato sempre vicino. Sia lui che i figli, che oggi gestiscono l’azienda, si sono dimostrati sempre molto sensibili rispetto a tutte le iniziative che abbiamo messo in campo. Lo ricorderemo come un vero galantuomo quale era».
Il cordoglio dell'editore Domenico Maduli
Al cordoglio si unisce l'editore e presidente del Gruppo Pubbliemme-LaC, Domenico Maduli, che esprime il suo cordoglio personale per la triste perdita. «Da Calabrese e da imprenditore sono molto dispiaciuto, la nostra regione perde un imprenditore illuminato.
Devo molto alla figura di don Salvatore Cristofaro, che sin da subito ripose la sua fiducia nel nostro progetto.
All'inizio del mio percorso imprenditoriale, fu uno dei primi imprenditori che in Calabria diede da subito fiducia alla nostra azienda, che dopo 25 anni ancora oggi lavora e opera sul territorio nazionale da una terra difficile e piena di contraddizioni.
Uomini come lui possono solo essere da esempio per chi vuole fare bene in questa terra difficile. Storie che andrebbero raccontate ai giovani adulti di domani.
Al figlio Cesare, che continua a portare avanti il sogno aziendale di don Salvatore, ed all'intera famiglia le nostre più sincere condoglianze».