Incassavano i soldi stanziati dal Governo per l’accoglienza e impiegavano illegalmente i migranti in aziende agricole. È scattata stamani all’alba un’operazione dei Carabinieri nel territorio della Sila contro il fenomeno del caporalato.


Notificate quattordici misure restrittive firmate dal gip di Cosenza Salvatore Carpino: due ordinanze di custodia in carcere, quattro agli arresti domiciliari, otto obblighi di dimora. Sedici complessivamente gli indagati.

 

I NOMI

Finiscono in carcere Vittorio Francesco Imbrogno, 26 anni, e Corrado Scarcelli, 53 anni, entrambi di Spezzano della Sila. Ai domiciliari Giorgio Luciano Morrone, 35 anni, di Acri; Luca Carucci, 73 anni, di Taranto; Fulvio e Giampaolo Serra, di 42 anni e 41 anni, entrambi di San Giovanni in Fiore. Non potranno invece allontanarsi dai comuni di residenza, invece, gli indagati: Franco Provato, 47 anni, di Casole Bruzio; Gianluca Gencarelli, 38 anni, di Celico; Renato e Giorgio Gabriele, di 43 anni e 30 anni, entrambi di Celico; Vincenzo e Salvatore Perrone, di 56 anni e 25 anni, entrambi di Celico; Vincenzo Paese, 68 anni, di Rovito.