Sono le 13 e 8 minuti quando la telecamera occultata nell'ufficio di Marco Petrini (arrestato nell'ambito dell'inchiesta Genesi) alla Commissione Tributaria di Catanzaro registra un incontro avvenuto il 19 marzo del 2019 con un'avvocatessa di Crotone.

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Secondo quanto riportato nelle informative stilate dalle Fiamme Gialle, sarebbe stata "favorita" dal magistrato nel corso della nomina dei giudici popolari. Petrini ne avrebbe fatto aumentare la composizione in modo da garantirne la nomina. E il magistrato lo confessa alle telecamere degli investigatori durante il colloquio con l'avvocatessa.

«E poi non lo so, è capitato, che ho fatto l'esame quella mattina» - confida la donna a Petrini che le risponde: «Ah è vero. Si, si, si. Io non sapevo bene dove ti avevo vista, poi mi sono ricordato di averti già vista» e aggiunge «Eh sinceramente, ho avuto io, prendere nominare dieci giudici popolari perché altrimenti saresti rimasta fuori».

La donna non era nuova all'ufficio del giudice, vi era già stata in un'altra occasione, nel maggio precedente quando la conversazione tra i due si era chiusa con una serie di "baci sulle labbra".

Il concorso per assistenti giudiziari 

«Si rilassi, quando stai con me lo sa che può essere...». È aprile del 2019 e il via vai di donne dagli uffici della Commissione Tributaria di Catanzaro non è solo limitato alle avvocatesse Maria Tassone e Palma Spina, ritenute dagli inquirenti amanti fisse di Marco Petrini.

Alle 12 e 16 minuti una donna chiede al magistrato di potergli dare del tu:
«Io pensavo, io speravo anche venissi prima. È passato un sacco di tempo non sei più venuta» le confida il magistrato.

E lei risponde: «N
on sono venuta per non disturbarti». La conversazione tra i due, secondo quanto ricostruito dagli investigatori riguarda la partecipazione ad un prossimo concorso per assistenti giudiziari, per la preparazione del quale e quindi per il suo superamento si era rivolta a Petrini.

Le rassicurazioni di Petrini

Il giudice si informa dalla donna se avesse già fatto domanda e se avesse voluto partecipare al relativo concorso, nell’anno in corso avverso il prossimo. A questa domanda la donna chiedeva il suo aiuto per il superamento del concorso e gli riferiva che avrebbe fatto come lui avesse ritenuto più opportuno.

Il giudice
la rassicurava di aspettare, di andare avanti con lo studio, in quanto sarebbero dovuti uscire due concorsi all’anno poiché era stata allargata la pianta organica a 700 unità: «Aspettiamo e intanto ti prepari meglio vai avanti con lo studio. Uscirà sicuramente un bando a settembre, ottobre e un nuovo concorso tra febbraio e marzo dell'anno prossimo, e poi un altro concorso ancora tra ottobre novembre dell'anno prossimo quindi lei... festeggiamo...». 

Anche in questo caso la conversazione tra i due si conclude con lo scambio di atti sessuali, immortalati dalle telecamere delle Fiamme Gialle.