VIDEO | Dopo il sequestro di oltre un quintale di droga, il vice capo della squadra mobile della città pitagorica ha illustrato alcuni dettagli sull'operazione: «Sostanza stupefacente destinata alla movida»
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«Il consumo di sostanze stupefacenti a Crotone, soprattutto tra i giovani e soprattutto d’estate, è altissimo. Purtroppo, l’abbattimento dei prezzi ha reso più accessibili anche le cosiddette droghe più pesanti, come la cocaina, ce ne accorgiamo anche statistiche alla mano. La nostra attività parte anche in prima battuta dagli acquirenti ed è tramite loro che riusciamo a risalire alle piazze di spaccio e ai soggetti dediti a questa attività». È quanto ha dichiarato il vice capo della squadra mobile di Crotone, Antonio Concas, a margine della conferenza stampa sull’operazione di polizia che, lunedì scorso, ha portato al sequestro di oltre un quintale di marijuana nel quartiere Farina e all’arresto di quattro persone. Un quantitativo ingente, il più alto mai sequestrato negli ultimi anni nella provincia di Crotone e che «conferma i nostri sospetti: era destinato alla movida crotonese».
Anche il questore di Crotone, Massimo Gambino, conferma che il fenomeno è piuttosto diffuso nel Crotonese: «L’attività e la presenza costanti sul territorio da parte della polizia, ha portato nell’ultimo anno e tre mesi alla denuncia per uso personale di droga di 190 soggetti. Significa che sul territorio c’è un’attività che va contrastata ed è quello che stiamo facendo quotidianamente. Il sequestro di cui parliamo oggi ne è una prova lampante».
Se non fosse intervenuta la polizia, quasi certamente in pochi giorni, la marijuana sarebbe finita sul mercato, fruttando almeno 120 mila euro. «L’indagine - ha sottolineato Davide Bitorzoli, dirigente dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura di Crotone - è nata dalla strada, da informazioni che nel tempo hanno assunto i ragazzi della squadra volante. Sapevamo che lì c’era un cospicuo quantitativo di marijuana e che da lì a poco sarebbe stato spostato, quindi siamo intervenuti, non potevamo aspettare oltre. L’odore permeava non solo l’abitazione, ma l’intero condominio. Siamo in attesa dei risultati delle analisi della polizia scientifica, ma riteniamo che fosse droga di buona qualità».
Le indagini proseguono per individuare la provenienza della droga e per approfondire la posizione degli indagati: «Bisognerà comprendere bene chi sono i personaggi arrestati, uno in particolare» ha detto il questore, sottolineando che, intanto, è stato «posto il freno a un’attività che nel fine settimana avrebbe potuto rendere grossi guadagni agli spacciatori».