È costato ben 163 milioni di euro alla Calabria l’utilizzo “disinvolto” dei finanziamenti pubblici. Il dato emerge dal bilancio annuale del comando regionale della guardia di finanza nel quale viene illustrata l’attività svolta nel corso del 2016 dalle fiamme gialle. Ebbene, i casi scoperti di illegittima percezione di fondi pubblici – comunitari o nazionali – hanno avuto un costo di 163 milioni nel 2016 a seguito del quale sono state denunciate 521 persone. Non meno pesante il costo sociale cagionato dai danni erariali segnalati alla magistratura contabile: 306 milioni i danni patrimoniali per lo Stato e 718 persone segnalate all’autorità giudiziaria. Sono stati inoltre individuati appalti pubblici irregolari per un valore di 69 milioni di euro a cui ha corrisposto la denuncia di 173 persone.

 

Ancor più gravoso è il costo sociale derivante dalla presenza sul territorio della criminalità organizzata. Le attività della guardia di finanza volte al contrasto sono state estese ad accertamenti economico-patrimoniali a carico dei condannati ed indiziati e appartenenti ad associazioni mafiose che hanno riguardato complessivamente 1.689 soggetti con proposte di sequestro per circa 170 milioni di euro. Il valore dei beni confiscati su provvedimento dell’autorità giudiziaria ammonta, invece, a 346 milioni di euro mentre i sequestri a 864 milioni. Contestualmente, attività d’indagine sono state svolte sia sul versante del contrasto all’usura che nel settore dei reati fallimentari: per il primo reato sono state denunciate 69 persone di cui 43 dichiarate in stato di arresto, nel secondo caso le persone denunciate sono state 259, 47 quelle tratte in arresto.

 

Infine, la lotta alla frode e all’evasione fiscale ha condotto alla conclusione di ben 258 indagini di polizia giudiziaria a cui vanno aggiunte 3.796 interventi di verifica e controllo fiscali a tutela degli interessi erariali comunitari. In tale contesto sono state avanzate all’autorità giudiziaria proposte di sequestro commisurate alle imposte evase del valore di 208 milioni, richiesta finalizzata al recupero delle somme indebitamente sottratte. Sotto la lente d’ingrandimento delle fiamme gialle anche lo sfruttamento della manodopera irregolare: 176 sono risultati essere i datori di lavoro accusati di aver impiegato 418 lavoratori in nero e 180 irregolari.

 

Dalla relazione annuale della guardia di finanza emerge, inoltre, come la falsa attestazione per ottenere prestazioni sociali agevolate o l’esenzione del ticket è ancora un fenomeno dilagante: ben 737 le persone verbalizzate.

 

Luana Costa