Nonostante l'apposizione dei sigilli da parte della Capitaneria di Porto, la gestrice aveva continuato l'attività. Il contratto di affitto di ramo d'azienda era scaduto nel 2020
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Nella giornata di ieri, lo stabilimento balneare “Lido Lo Ionio Ce l’Hai” di Catanzaro è stato sottoposto a sequestro da parte delle autorità competenti. È l’ultimo capitolo di un’annosa vicenda che vede coinvolti Giovanni Valentino, legittimo proprietario dello stabilimento balneare “Lo Ionio” ed unico titolare della concessione demaniale marittima e Matilde Talotta, gestrice dello stabilimento balneare dall’anno 2016, anno in cui Giovanni Valentino concedeva lo stabilimento balneare a Matilde Talotta, con scadenza al 31 dicembre 2020.
Il contenzioso
Al centro del contenzioso la mancata restituzione dello stabilimento balneare da parte della gestrice alla scadenza del contratto di affitto, la quale sino alla data di ieri ha proseguito illegittimamente la gestione, con un conseguente indebito profitto derivante dalle attività economiche, costringendo Valentino a ricorrere in tutte le sedi civili, amministrative e non ultime penali.
Infatti, l’istanza avanzata da Talotta volta ad ottenere il subingresso nella concessione veniva rigettata dal Comune di Catanzaro, e successivamente dal Tar Calabria che, con la sentenza n. 1121/2022, accertava la assoluta legittimità del provvedimento di diniego dell’amministrazione comunale oltre che l’inesistenza di alcun titolo in capo alla ricorrente. Ciononostante Matilde Talotta continuava nell’esercizio di spiaggia privata e ristorazione.
Stesso esito ottenuto dalla istanza presentata da Talotta al Comune di Catanzaro per l’utilizzo temporaneo di trenta giorni dell’arenile ricadente in area interposta senza modifica alla citata concessione demaniale. La richiesta è stata respinta dal Comune di Catanzaro poiché Talotta non aveva alcun titolo per occupare l’area oggetto della concessione demaniale. Il 31 dicembre 2020 era infatti scaduto il contratto di affitto di ramo d’azienda e la relativa autorizzazione comunale, confermata dal Tar in sede amministrativa, con la sentenza n. 1436/2022 del 01.08.2022, per assenza di titolo idoneo per la gestione dello stabilimento.
Il sequestro
In ragione di ciò, lo scorso 30 luglio, la Capitaneria di Porto di Catanzaro Lido apponeva i sigilli alla struttura balneare e, successivamente, il 3 agosto il settore Attività Economiche e Suap del Comune di Catanzaro emetteva ordinanza di chiusura dell’attività, compreso il pubblico esercizio destinato alla somministrazione di alimenti e bevande su area coperta. Tuttavia, la gestrice del Lido Lo Ionio Ce l’hai, Talotta Matilde, proseguiva egualmente le attività nonostante l’apposizione dei sigilli da parte della Capitaneria di porto ed, in seguito, l’ordinanza di chiusura dello stabilimento notificatale il 9 agosto scorso.
Soltanto a fronte di ulteriori e reiterati solleciti e dell’ennesima denunzia-querela sporta dal titolare Giovanni Valentino, l’autorità competente eseguiva l’ordinanza comunale di chiusura dello Stabilimento, mettendo fine alla perdurante condotta della Talotta.
«Al netto di tutte le legittime riserve dovute ai provvedimenti che saranno emessi dalle competenti autorità giurisdizionali - è il commento dell'avvocato difensore, Nunzio Raimondi che si sta battendo, al fianco dell’imprenditore Giovanni Valentino per il ripristino della legalità - non si può far a meno di osservare che un cittadino italiano, il quale indiscutibilmente vanta un diritto alla proprietà ed all’utilizzo della cosa propria, debba imbattersi in una tale quantità di ostacoli per l’esecuzione dei provvedimenti dell’Autorita’, da non sentirsi compiutamente tutelato da quanti hanno il dovere di evitare che condotte abusanti delle norme giuridiche, siano immediatamente portate a più gravi conseguenze. Di ciò l’imprenditore Giovanni Valentino si procurerà di chiedere a tutte le Autorità preposte al controllo di tali condotte, un tempestivo ed efficace intervento».