Soddisfatto della sentenza pronunciata dal Gup Claudio Paris il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri che a margine della lettura del dispositivo ha ribadito come il costrutto accusatorio, specie per i principali imputati, abbia retto senza alcun cedimento. «Le assoluzioni hanno riguardato solo posizioni e contestazioni marginali».

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«La sentenza di oggi è un tassello importante in tutto il processo Rinascita Scott - ha affermato il procuratore -. Su 91 imputati sono 71 i presunti innocenti che sono stati condannati, 2 i prescritti e 19 gli assolti. Una sentenza che conferma appieno il lavoro svolto dalla Procura».

«Questa sentenza verrà depositata e si chiederà che venga acquisita come documento nel maxi processo che si sta celebrando con rito ordinario sempre in questa aula. Noi andiamo avanti con il nostro lavoro – continua Gratteri – con la fermezza che serve per un processo così importante».

Per il procuratore la direttiva sulla presunzione di innocenza del ministro della Giustizia Marta Cartabia «a me non lega niente e non chiude la bocca. Sono una persona che non ha timore di niente e di nessuno, dico sempre quello che penso e se non posso dire la verità è perché non posso dimostrarla. Continueremo a parlare e a spiegare all'opinione pubblica, che ne ha diritto». 

«Ancora in Italia - ha aggiunto - non è stato negato il diritto di informazione della stampa. L'unica cosa che mi dispiace è che ho visto la categoria dei giornalisti, a livello nazionale e locale, molto timida nella protesta, quasi vi andassero bene queste direttive. Credetemi mi ha meravigliato non poco questo atteggiamento timido dei rappresentanti dei giornalisti».