Il primo cittadino ha pubblicato sui social una serie di messaggi arrivati in seguito alla sua decisione di tenere aperti gli istituti scolastici. «Molti sono scritti da ragazzi, tutto quest'odio non è normale»
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«Adesso anche l'allerta meteo è diventata terreno di scontro. Davvero si può arrivare a scrivere 'muori', 'ti brucio la casa', 'spero che esplodi' per una allerta meteo?». È lo sfogo del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, in un post sui social in cui allega gli screenshot con gli insulti e le minacce ricevuti da alcuni utenti per non aver chiuso le scuole in vista dell'allerta meteo arancione di sabato scorso.
«Rendo pubblici questi messaggi - dichiara il primo cittadino - non per ricevere solidarietà, ma perché quello che scrivono queste persone (molti di loro sono ragazzi) è probabilmente il frutto di ciò che sentono, di una incitazione all'odio che non può essere sottovalutata perché non è normale. L'odio non è mai normale».
«Queste cose - prosegue Falcomatà - non hanno solo un profilo giudiziario ma anche sociale. E forse è arrivato il momento di fermarci e capire che si sta davvero perdendo il senso della misura».