Cappelli, sciarpe, guanti e giubbini, sia per gli insegnanti che per i bambini. A Lamezia Terme nell’istituto comprensivo Maggiore Perri, nello storico edificio che ospita la scuola primaria, un intero piano è senza termosifoni funzionanti e con il calo drastico delle temperature la situazione è degenerata.

 

A cercare di alleviare il freddo sono stati gli stessi genitori portando delle stufe elettriche. Nelle classi più grandi ed esposta ve ne sono anche più di una e il contatore spesso non regge il sovraccarico e salta.  Non è il primo anno che il problema si pone. Da tempo il primo piano della scuola è tagliato fuori dal riscaldamento e a nulla sono valsi i solleciti. Quest'anno il freddo siberiano che si è abbatutto sulla calabria ha però esasperato la questione. «I ragazzi sono volenterosi ma non è giusto che debbano patire questo freddo» dice un’insegnante anche lui con addosso piumino e sciarpa. «Si tratta della scuola dell’obbligo e devo dare io la stufa a mio figlio?» chiede, invece, un genitore.

 

Dal canto suo la dirigente Teresa Bevilacqua spiega a LaC che più volte la questione è stata sottoposta alla terna commissariale e che è stato anche effettuato un sopralluogo tecnico che avrebbe chiarito il fatto che la situazione non è di facile risoluzione. Ma, sottolinea , il codice degli appalti prevede per i casi di somma urgenza modalità di intervento. «I mezzi per far fronte a questa urgenza ci sono, devono solo attivarsi», ribadisce Bevilacqua. Per quanto riguarda poi l'ingente finanziamento da quattro milioni di euro destinato alla riqualificazione della scuola, al momento l'istituto non ne ha traccia, a mala pena, spiega la dirigente, è riuscita a sapere che nel progetto è previsto il rinnovo degli impianti di riscaldamento. Ignota al momento anche una possibile data di inzio dei lavori.