Il presidente ff Nino Spirlì ha comunicato l'emanazione del provvedimento con il quale viene posticipata la riapertura degli istituti scolastici (ASCOLTA L'AUDIO)
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Firmata l’ordinanza regionale che fissa fino al 31 gennaio la chiusura delle scuole superiori, che dunque non riapriranno il 7 gennaio. Resteranno chiuse anche le elementari e le medie fino al 15 gennaio, mentre gli asili riprenderanno l’attività regolarmente. È quanto ha annunciato con l’ennesima diretta facebook il presidente ff della Calabria Nino Spirlì.
«In questo momento - ha detto - la cosa più importante è tutelare la salute dei nostri ragazzi. Solo gli asili li lasciamo aperti, perché i piccoli sono più gestibili e gli spazi a loro disposizione sono più ampi. Ma i ragazzi più grandi non me la sento di farli andare a scuola in questo momento. La situazione è preoccupante, i contagi sono in aumento. E poi ci sono casi particolari, come quello di Rosarno con 230 positivi o quello di Piscopio, con oltre 300 contagiati. I numeri sono alti in tanti comuni, un contesto che non consente la riapertura in sicurezza delle scuole».
«È stata – osserva ancora Spirlì – una scelta sofferta e complessa, però a prevalere, ancora una volta, è il buonsenso calabrese. Mi auguro che le famiglie sappiano indirizzare, seguire, accompagnare i ragazzi nella didattica a distanza e che i ragazzi stessi, giustamente spronati, la portino avanti, come stanno facendo, giudiziosamente, da tanto tempo. La dad non è una vacanza prolungata, è una necessità. Non ci si può fermare nello studio, ma bisogna anche garantire la salute e l’incolumità di tutti».
La Calabria si allinea così alle decisioni già assunte da Veneto e Friuli Venezia Giulia, guidate da governatori della Lega, della quale anche Spirlì è un esponente.
I numeri del contagio dietro l'ordinanza
In particolare, a sostegno delle restrizioni imposte, l’ordinanza regionale riporta i dati del Monitoraggio fase 2 del ministero della Salute, relativi alla settimana 21-27 dicembre 2020 (aggiornati al 29 dicembre 2020), evidenziando:
- 23.637 casi totali, con una incidenza cumulativa pari a 1228.09 per 100000 abitanti;
- 1.290 casi con data prelievo/diagnosi nella settimana 21/12-27/12, con incidenza pari a 67.02 per 100000 abitanti;
- Rt puntuale è pari a 1,09, compatibile con uno scenario di tipo 2. Tale indicatore dopo aver raggiunto un valore pari a 0,64 nella prima settimana di dicembre (30/11-6/12), presenta un incremento costante, passando a 0,74 nella settimana 7/12-14/12, ad un valore di 0,84 nella settimana 15/12-20/12, fino a superare, nella settimana in questione, il valore soglia di 1, rappresentando un’allerta;
- nel periodo 3 dicembre 2020/3 gennaio 2021, si è registrato un cospicuo incremento dei nuovi casi confermati COVID-19, che, in termini assoluti è pari a 7048 unità ed un numero di decessi pari a 166, per una media di 5,4 al giorno;
- l’andamento epidemiologico in tutte le province calabresi, nell’ultimo mese, ha registrato un trend in crescita, con la provincia di Reggio Calabria che ha contribuito con più del 39% sul totale dei nuovi casi confermati nel periodo in esame, quella di Cosenza che si è attestata su circa il 26% del totale, mentre la provincia di Vibo Valentia ha fatto registrare il raddoppio dei propri casi, quelle di Catanzaro e Crotone un incremento di circa il 38% dei casi confermati nei rispettivi territori;
- nella provincia di Vibo Valentia l’andamento epidemiologico nei territori del Comune di Fabrizia (VV) e della frazione Piscopio del Comune di Vibo Valentia presenta ancora criticità, già alla base dell’adozione dell’Ordinanza n. 98/2020;
- le misure, nelle comunità sopra individuate, devono essere conseguentemente rafforzate in forma più restrittiva, secondo quanto consentito ai sensi dell’art. 1 del Decreto Legge 7 ottobre 2020, n. 125, alla luce dell’analisi dei dati epidemiologici realizzata;
- nel verbale n. 139 del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, relativo al parere sul differimento delle elezioni del Presidente della Giunta della Regione Calabria, viene evidenziata la necessità di confermare in toto le misure di contenimento e mitigazione, rimarcando “la necessità di considerare il rischio derivante non solo dalle procedure di voto nelle giornate dedicate alla consultazione elettorale, ma anche tutte le attività propedeutiche necessarie al corretto svolgimento delle elezioni”;
- analogamente, la ripresa delle attività scolastiche in presenza rappresenta una forte criticità non tanto per il possibile contagio all’interno degli Istituti nei quali si adottino pedissequamente le misure di 5 prevenzione previste, quanto per la movimentazione delle persone che ne deriva, per i possibili assembramenti nei pressi delle istituzioni scolastiche e nelle principali aree cittadine di fruizione dei mezzi di trasporto e, più in generale, per il cospicuo aumento della legittima circolazione delle persone fisiche (popolazione studentesca, docenti, personale, familiari, addetti ai servizi) all’interno delle aree urbane, che in una fase delicata come quella evidenziata, può determinare un aumento del rischio di diffusione del contagio, che può propagarsi anche a livello familiare.