Con il nuovo Dpcm che prevede la chiusura nelle aree con più di 250 contagi su 100mila abitati, secondo un'analisi di Tuttoscuola il 90% dei bambini e ragazzi rischia di rimanere a casa. Anche in Calabria da oggi lezioni in presenza sospese (ASCOLTA L'AUDIO)
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In Calabria, da oggi e fino al 21 marzo, sospese le attività didattiche in presenza in tutte le scuole, ad eccezione degli asili nido con bimbi da 0 a 3 anni. E anche in altre regioni, i governatori hanno deciso di chiudere le scuole, per ridurre al minimo il rischio contagio tra i banchi. Dunque studenti in Dad non solo nelle rosse Basilicata, Molise e Campania ma anche - oltre alla Calabria - in Lombardia, Abruzzo e Puglia: anche qui chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado. E nelle altre regioni si procede a macchia di leopardo: in alcune restano in presenza solo le elementari, in altre sono in dad solo le superiori. Insomma, da oggi gli studenti in dad sono quasi 6 milioni: 5,7, milioni per la precisione, ovvero due su tre.
Secondo un'analisi di Tuttoscuola, in base ai dati della Fondazione Gimbe, nei prossimi giorni rischiano di finire in didattica a distanza, per via del nuovo Dpcm, 9 studenti italiani su 10 (90,1%) degli 8,5 milioni di alunni iscritti nelle scuole statali e paritarie. Si tratterebbe di 7,6 milioni di ragazzi che resterebbero a casa in virtù del nuovo provvedimento che prevede la possibilità per i governatori di chiudere le scuole nelle aree con più di 250 contagi settimanali su 100 mila abitanti.
Veneto, Piemonte, Lazio e Friuli Venezia Giulia potrebbero essere le prossime Regioni a chiudere completamente gli istituti scolastici. Nello specifico, secondo i calcoli di Tuttoscuola, potrebbero essere dunque 7.668.000 (più di 9 su 10) gli alunni di scuole statali e paritarie su un totale di 8.506.000 costretti a seguire le lezioni a distanza. I dati comprendono anche circa 1.235.000 bambini di scuola dell'infanzia esclusi dalle attività educative in presenza a scuola.
Si potrebbero salvare da questa chiusura totale la Sicilia (indice a 142) con 615.891 alunni a scuola, la Valle d'Aosta (indice 113) con 15.552 in presenza e la Sardegna (indice 61) con 207.286 alunni in zona bianca. Complessivamente vi sarebbero 838.712 (9,9%) alunni in presenza a scuola e 7.668.053 (90,1%) in dad, con la consueta alternanza del 50% per gli studenti delle superiori nelle regioni in cui è consentito. Con riferimento ai diversi settori scolastici, seguirebbero le attività didattiche a scuola 158.097 bambini delle scuole dell'infanzia (il 11,3%), 287.948 alunni della primaria (il 11%), 191.336 alunni della scuola secondaria di I grado (il 11,2%) e parzialmente in alternanza al 50% 201.331 studenti delle superiori (il 7,2%).
Una soluzione, quella della didattica a distanza, che non piace a tutti i genitori e gli studenti. Protestano comitati di genitori e docenti e studenti da nord a sud: oggi presìdi, lezioni in piazza e striscioni sui portoni delle scuole e alle finestre delle case sono stati organizzati dal Comitato Priorità alla scuola. In Calabria, molti si preparano a ricorrere contro l'ordinanza regionale.