Dopo la precisazione del Tar, che annulla l'ordinanza Spirlì per tutta la regione, l'ufficio scolastico lascia ai presidi il tempo di riaprire. Ma in alcuni comuni vi sono le ordinanze sindacali che confermano la chiusura
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Sulla riapertura delle scuole la palla passa ora ai dirigenti scolastici. È quanto deciso dal direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Calabria, Maria Rita Calvosa, che – con una nota indirizzata ai dirigenti – ha spiegato quali saranno i prossimi step. Intanto si è preso atto di come la decisione del Tar, «in quanto riguardante un atto genere, ha effetto su tutto il territorio regionale (e non solo per i ricorrenti)». «Allo stato attuale – ha riferito la Calvosa – sono da considerarsi in vigore le norme contenute nel Dpcm del 3/11/2020, per le cosiddette zone rosse, tra le quali rientra la Calabria», in particolare laddove fa salvo «lo svolgimento in presenza della scuola dell’infanzia, della scuola primaria, dei servizi educativi per l’infanzia… e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado».
Cosa accade? La dirigente decide così: «I dirigenti scolastici della Regione Calabria sono invitati, nel rispetto dell’autonomia scolastica, a porre in essere immediatamente e comunque nel più breve tempo possibile, ogni conseguente provvedimento di competenza, al fine di garantire lo svolgimento dell’attività didattica in presenza, per come stabilito dal Dpcm. È fatto salvo quanto eventualmente disposto in materia da ordinanze emessa da sindaci dei singoli comuni della Regione Calabria».
La situazione nei comuni
Intanto, come si ricorderà, a Reggio Calabria e Villa San Giovanni, per effetto dell’ordinanza comunale, le scuole rimarranno chiuse fino al 28 novembre.
A Gioia Tauro, il Comune ricorda che «con decorrenza da giorno 23 novembre 2020 e fino al 03 dicembre 2020, è disposta la sospensione delle attività didattiche in presenza nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado del I e II Istituto Comprensivo, nonché delle scuole primarie e d’infanzia private.Restano comunque consentite in presenza le attività scolastiche destinate agli alunni con disabilità».
A Palmi «di concerto con i dirigenti scolastici, per analizzare i dati degli ultimi contagi e per concludere le attività di sanificazione, con ordinanza sindacale, si proroga la chiusura delle scuole fino a sabato 28 novembre. Le attività in presenza riprenderanno da lunedì 30».
Anche a Rosarno, le scuole rimarranno chiuse fino al 28 novembre.
A Locri, la riapertura è prevista dopodomani, mentre le classi di prima media rimarranno a distanza fino al 3 dicembre.
Nei comuni di Gioiosa Jonica, Siderno, Roccella, Bovalino le scuole continueranno a rimanere chiuse per effetto di ordinanze sindacali.