Prima campanella in molte scuole della Calabria. Si riparte oggi ma a macchia di leopardo, molti istituti infatti riapriranno lunedì 28 (QUI L'ELENCO). Sono diversi i comuni piccoli e grandi che, un po' dovunque dal Pollino allo Stretto, hanno saltato l'appuntamento di oggi.

Se a Reggio Calabria, dove si è votato per l'elezione del sindaco e del Consiglio comunale, il ritorno in aula è stato fissato da tempo a lunedì 28 settembre, a Catanzaro la campanella ha suonato solo per gli studenti delle scuole superiori dopo che il sindaco del capoluogo ha firmato un'ordinanza con la quale ha fatto slittare all'inizio della prossima settimana l'avvio dell'anno scolastico per gli allievi degli istituti comprensivi, cioè elementari e medie inferiori.

A Cosenza apertura regolare anche se qualche istituto non è ancora pronto e in diversi comuni hanno scelto di rinviare l'avvio così come a Vibo Valentia dove sono diversi comuni della provincia hanno optato per riaprire lunedì 28. È rinviata a domani l'apertura delle scuole di Crotone, altra città interessata al voto amministrativo, che hanno ospitato seggi elettorali. In alcuni istituti hanno pesato sul rinvio anche la mancanza di banchi monoposto, previsti dalle nuove prescrizioni, per ottenere i quali si è dovuto rimediare anche tagliando in due quelli esistenti. In altri casi si sono dovute reperire nuove aule più capienti. 

Gli auguri della Santelli

«Ci siamo ragazzi: si ritorna, si ricomincia. L’emozione è tanta, si torna dopo sei mesi, da quel marzo che sembra lontanissimo e nessuno di noi sapeva come, se e quando, si sarebbe potuti tornare alla normalità e a sedere tra i banchi» - così la presidente Jole Santelli agli studenti calabresi nel primo giorno di inizio dell'anno scolastico 2020-2021.

«Chiudere le scuole prima del tempo, lo si fa solo in tempi di guerra o di grave cataclisma. E nella vostra vita, care e cari ragazzi, è quello che è successo: un cataclisma, un ribaltamento totale delle abitudini, delle sicurezze e del conforto della normalità.

Niente corse di fretta al mattino per essere in orario, niente sguardi complici prima di entrare o all’uscita di scuola, niente partite a calcetto nell’ora di ginnastica.

Oggi finalmente ritornate a occupare i vostri spazi vitali, tornano il tempo e lo spazio della scuola: il luogo in cui si orientano e si incrociano stili, culture, società, attraverso cui le nuove generazioni socializzano con le ipotesi di un futuro possibile.

Un luogo in cui accadono trasformazioni fertili, nel quale anche i più piccoli apprendono pratiche in grado di incidere sulla realtà sociale e sulle sue diseguaglianze, è lì che si creano coscienze critiche e cittadini competenti.

Tutto il mondo che vive di scuola e nella scuola sta offrendo il meglio di sé per arrivare, oggi, a riaprire i cancelli in presenza e in sicurezza: dirigenti, docenti e tutto il personale tecnico e amministrativo insieme, e senza sosta, ha lavorato per arrivare a questo primo giorno che quasi 300mila studenti calabresi attendevano con gioia.

“La cultura è una cosa meravigliosa come il mangiare ma chi mangia da solo è una bestia, bisogna mangiare insieme alle persone che amiamo e così bisogna coltivarsi insieme alle persone che amiamo”, scriveva Don Lorenzo Milani in una delle sue bellissime lettere. Ecco: insieme e uniti tornate in classe, tra compagni, perché è lì che le cose accadono ma siate audaci con la vostra intelligenza».

«Distanziatevi, adoperate la mascherina, lavatevi spesso le mani, rispettate le regole per affrontare questo lungo momento difficile.

Resistono ancora alcuni problemi logistici e strutturali, ma sono certa che la creatività degli studenti, supportata dalla competenza dei docenti, aiuterà a superare ogni problema, perchè la scuola calabrese ha grandi eccellenze.

Noi, intanto, restiamo impegnati a innovare la tecnologia potenziando laboratori per i sistemi di videoconferenza, con didattiche inclusive e aprendo ad una Comunità educante che si apra al territorio con suggestioni provenienti dal mondo delle arti, della musica e dello spettacolo e anche dalle botteghe che sono pagine di storia vivente.

Iniziamo tutti oggi di nuovo a raccontarci cos’è successo in classe, ritorniamo tutti insieme oggi a frequentare il nostro futuro: buon nuovo inizio, allora, e buon cammino».